In questo articolo ci interesseremo al potere della gamification in ambito educativo e vedremo i 5 benefici della gamification per bambini e ragazzi nell’apprendimento.
Nessuno ha mai insegnato ai bambini come giocare, eppure tutti sanno già come fare. I bambini dalla più tenera età utilizzano il gioco per dare senso al loro mondo e per relazionarsi e comunicare con gli altri. Le meccaniche e logiche del gioco sono state negli ultimi anni particolarmente studiate perché ci si è accorto del loro immenso potere di influenza sui nostri comportamenti. Il gioco non è più considerato come una attività esclusivamente da bambini ma è diventato il fulcro in diversi ambiti e applicazioni.
Prima di tutto cerchiamo di chiarire il significato della parola gamification.
Cosa significa gamification?
La parola gamification deriva dalla parola “gioco” in inglese e, forzando una traduzione, potremmo parlare di “ludicizzazione”. Si parla oggi di gamification per caratterizzare un metodo che consiste nell’utilizzo delle tecniche e degli elementi caratteristici del gioco in ambiti ai quali non erano destinati. La gamification ha per esempio fatto la sua apparizione in settori anche più seri o austeri come il mondo delle banche, la finanza, le politiche pubbliche o ancora l’addestramento militare.
La crisi nell’apprendimento dei bambini richiede esperienze di gamification
Un rapporto della Fondazione LEGO, “Learning Through Play: Increasing Impact, Reducing Inequality”, attinge ai risultati di 26 studi sui programmi di apprendimento per la prima infanzia, condotti in 18 località in tutto il mondo, nonché da interviste con gli autori di questi studi. I dati rivelano che l’apprendimento attraverso il gioco rappresenta il miglior mezzo nel lungo termine per aiutare i bambini, indipendentemente dalla loro origine sociale.
Riflettendo sulle caratteristiche del gioco, gli autori intervistati in questi studi hanno descritto il gioco come sociale, significativo e coinvolgente. Gli autori hanno anche riflettuto sul fatto che quegli esperimenti in cui i bambini erano più gioiosi tendevano ad essere quelli con un impatto maggiore sia sull’apprendimento sia sulla riduzione delle disuguaglianze nell’apprendimento. Vi è dunque un nesso causale tra il gioco e la riduzione delle disparità.
Negli ultimi anni, i benefici dell’apprendimento attraverso il gioco e la gamification, in particolare per lo sviluppo precoce del cervello sono stati sempre più studiati. Nonostante questo, molte organizzazioni internazionali ancora non riconoscono l’importanza del gioco. L’uso della gamification è assente dalla maggior parte dei programmi di istruzione, nonché dagli studi sull’impatto dei programmi per la prima infanzia pubblicati da economisti e psicologi dello sviluppo.
Il rapporto della Fondazione LEGO dimostra che i responsabili politici e le organizzazioni internazionali devono iniziare a prendere sul serio il gioco. La gamificatio aiuta i bambini a imparare, sostiene l’inclusione e riduce le disuguaglianze.
L’apprendimento attraverso il gioco può colmare i divari di crescita tra i bambini dai tre ai sei anni appartenenti a gruppi più o meno avvantaggiati. Aiuta tutti i bambini in età prescolare a sviluppare l’ampiezza delle competenze di cui avranno bisogno per tutta la vita.
Imparare giocando: la strategia più efficace
Molti programmi di educazione prescolare si rivolgono a bambini provenienti da gruppi svantaggiati, concentrandosi solo sui risultati scolastici nella prima infanzia, con l’obiettivo di insegnare ai bambini le abilità di base nella preparazione scolastica.
Studi in tutto il mondo mostrano che, piuttosto che concentrarsi sull’istruzione dei bambini nei primi anni, facilitare il gioco libero e guidato aiuta i bambini a sviluppare l’ampiezza delle competenze di cui hanno bisogno. Non solo lettura, scrittura e matematica, ma anche autocontrollo, sviluppo socio-emotivo, regolazione dell’attenzione e stimolazione della gioia di imparare.
Vediamo ora alcuni casi concreti di tentativi di gamification nella cultura.
La gamification in ambito educativo e culturale
Per avere un reale impatto positivo, la gamification deve essere pensata e progettata bene. Non basta solo attirare i bambini e i ragazzi con la promessa di punti o spille se il gioco non ha dei contenuti educativi di qualità.
Tra la noia di giocare a un gioco troppo facile e l’ansia di giocare ad uno che va oltre il livello di abilità del bambino esiste un punto ideale. Il raggiungimento di questo punto si traduce in un’esperienza molto divertente e coinvolgente. L’obiettivo finale della gamification è proprio questo, quello di coinvolgere le persone nelle attività svolte. Diventa un potentissimo mezzo di avvicinamento ai bambini e ai ragazzi al mondo educativo e culturale.
Tra i progetti più di successo degli ultimi anni di valorizzazione museale che utilizza il processo di gamification possiamo citare il videogioco sviluppato per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Il gioco “Father and Son” si presenta con illustrazioni 2D a scorrimento laterale e porta il protagonista in un viaggio nel tempo sulle tracce del padre archeologo. Il protagonista si ritrova immerso in storie ambientate in epoche storiche dall’antica Roma alla Napoli di oggi.
La sfida di questo primissimo esperimento in un museo archeologico italiano ha incontrato un importante successo tra il pubblico ma anche tra i media. Ha raggiunto l’obiettivo di far avvicinare le nuove generazioni alla cultura, alla storia e all’arte oltre che accrescere la visibilità e a stabilire un collegamento tra il museo e la gente. La gamification ha contribuito a dialogare con i più giovani con il linguaggio a loro più vicino e familiare.
Vediamo adesso i 5 maggiori benefici della gamification per l’apprendimento dei bambini e ragazzi.
1. La gamification rende l’apprendimento interattivo e divertente
Il carattere interattivo della gamification ha la conseguenza di trasformare i bambini in giocatori attivi. In effetti, davanti ad un contenuto che gli viene presentato non sono più semplici spettatori ma interagiscono con esso. La gamification trasforma il rapporto del bambino con l’attività educativa in un rapporto intimo uno ad uno. L’interazione può essere più o meno importante ed impattare, nel caso delle letture o video interattivi, il corso della narrazione. Nelle storie interattive i bambini costruiscono loro la propria storia e sono obbligati a prendere delle decisioni.
Per saperne di più su come le storie interattive sono fondamentali per la loro crescita vi rimandiamo a questo articolo:
“Le storie per bambini sono utili per la loro crescita?”
L’interattività permette anche una grande creatività nella creazione dei contenuti educativi. L’apprendimento può essere totalmente reinterpretato e offrire contenuti validi e di qualità ma entusiasmanti e divertenti. Il divertimento non significa l’abbassamento della qualità ma al contrario un’opportunità per sviluppare l’apprendimento dei bambini e ragazzi.
Sarebbe però un grosso errore pensare che la gamification trasformi l’apprendimento in gioco. Agisce piuttosto sulla psicologia che guida il coinvolgimento del bambino. Uno dei principali vantaggi della gamification è quindi di rendere l’apprendimento informale ed emozionante. I contenuti multimediali come musiche, voci narranti e illustrazioni aggiungono un carattere immersivo all’esperienza che, se progettata bene, rende l’apprendimento intrinsecamente divertente.
2. Aumenta l’attenzione e la partecipazione dei ragazzi all’attività svolta
Il carattere interattivo proprio alla gamification è determinante per catturare l’attenzione dei ragazzi nel processo di apprendimento. Anche i bambini più irrequieti, se catturati dalle meccaniche della gamification, si sentiranno coinvolti e partecipi dell’attività svolta.
I ragazzi partecipano all’attività educativa senza sentirsi forzati nell’imparare delle cose, sono loro a deciderlo. Sappiamo bene quanto è importante il sentimento di autonomia ed indipendenza del bambino nel fare le attività, con la gamification questi sentimenti vengono esaltati.
Come abbiamo visto la gamification offre l’opportunità agli studenti di interagire con concetti a volte complessi da imparare in un ambiente di apprendimento informale. Se i bambini riescono in questo modo ad entusiasmarsi per l’apprendimento, conserveranno più a lungo le informazioni nella memoria. Vedremo al prossimo punto per quale meccanismo la gamification stimola la memoria dei bambini.
L’apprendimento dei bambini è rinforzato dalla gamification che ha il vantaggio di consolidare le competenze e imparare cose nuove applicando i concetti insegnati in scenari pratici. Tramite la gamification, lo studente può direttamente vedere le applicazioni e le implicazioni di ciò che apprende e le conseguenze delle sue scelte all’interno del gioco. L’apprendimento si trasforma quindi in esperienza, in un’esplorazione del sapere e delle conoscenze.
È risaputo che attraverso il gioco e le attività neuromotorie i bambini sono stimolati ad esplorare con il corpo; la regola di “imparare facendo” era sostenuta persino da Confucio che in una famosa massima aveva sottolineato:
“se ascolto dimentico, se guardo capisco e se faccio imparo”
3. La gamification stimola la memoria dei bambini sul lungo termine
Se si dovesse definire un solo e unico obiettivo dell’apprendimento sarebbe sicuramente quello di instillare nuove conoscenze negli studenti. Ma quanto è utile una conoscenza se non viene ricordata?
Uno degli altri importantissimi vantaggi della gamification nell’ambito dell’apprendimento per i bambini ma non solo, è di stimolare la memoria anche sul lungo termine.
Quando il nostro cervello vuole premiarci, rilascia dopamina nei nostri corpi. La dopamina o ormone dell’euforia è legata alla sfera del piacere e al meccanismo della ricompensa. Le esperienze che fanno leva sulla gamification sono piene di ricompense e di piccole vittorie e ci fanno quindi sentire meglio.
Imparare cose nuove è, per la maggior parte dei bambini, un’esperienza gratificante che provoca il rilascio di dopamina che aiuta a conservare quelle nuove informazioni e spinge a cercare sempre nuove conoscenze.
4. La gamification aumenta l’attenzione e la partecipazione dei ragazzi all’attività svolta
Il gioco come lo sport stimola la competitività del bambino ma non per forza nei confronti di altri bambini. La gamification attiva anche e soprattutto una sfida personale, per raggiungere determinati risultati, un obiettivo, la fine del gioco. Stimola la voglia di andare avanti, di perseverare e di esplorare il più possibile.
Le attività educative che fanno leva sulla gamification riprendendo elementi come il superamento di un livello, la vincita di punti o di ricompense rendono i ragazzi più consapevoli dei propri progressi. Attraverso un’esperienza di gioco i ragazzi possono concretamente misurare il loro stato di avanzamento e imparano concetti anche complessi senza nemmeno accorgersene.
La gamification ha quindi come importantissimo vantaggio quello di sviluppare il senso di realizzazione anche dei più piccoli. Partecipa perfino a far accrescere la fiducia in sé in quanto il bambino prende coscienza, attraverso i suoi progressi e successi, dei propri mezzi e capacità.
Il raggiungimento di obiettivi misurabili ha anche un ruolo importante se visto dal punto di vista dell’insegnante. Esso trova nella gamification un mezzo complementare per seguire le diverse fasi d’apprendimento dell’allievo e soprattutto la comprensione dei concetti introdotti. Si ha quindi un ritorno diretto sui bisogni di ogni bambino permettendo un adattamento della didattica veloce ed agile da parte dell’insegnante.
5. Il rapporto del bambino con la materia insegnata è trasformato
Chi non ha mai dato la colpa ad un professore per averci fatto odiare per sempre una materia? Un professore di matematica troppo severo o uno di filosofia troppo pignolo possono bastare a traumatizzare i ragazzi per sempre.
Le conseguenze a volte sono molto gravi. Sul momento, l’allievo può provare un rifiuto verso quella materia con un abbassamento della motivazione e di conseguenza dei voti. Sul più lungo termine può portare ad un ritardo il quella materia con delle lacune o peggio ancora può determinare delle scelte di percorso scolastico che si possono rivelare non fondate o sbagliate. Ed a livello psicologico, può anche influenzare la percezione della propria personalità. Può condizionare una persona a sentirsi negata in ogni caso e per sempre in determinate cose.
Ovviamente tanti altri fattori oltre a quello dell’insegnante entrano in gioco. Il modo e il metodo di insegnamento hanno un ruolo fondamentale. La gamification non ha assolutamente la pretesa di sostituire l’insegnamento tradizionale della scuola ma vede nel gioco un formidabile aiutante nel processo d’apprendimento dei bambini e ragazzi.
La gamification cambia sia l’approccio ai contenuti educativi sia la loro forma. Con una grafica accattivante e attraente la visione severa di alcune materie è totalmente trasformata. Chi ha detto che la storia è noiosa e la matematica difficile? Con la gamification tutto diventa possibile.
Studiare un periodo storico può diventare una formidabile occasione per fare un viaggio nel tempo. Fare un tuffo nell’atmosfera e nei profumi dei tempi passati, immergersi nella vita quotidiana passata diventa realtà attraverso il gioco o la narrazione dentro delle storie interattive pensate su misura per bambini e ragazzi.
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