Il turismo sostenibile è un concetto complesso. Fare turismo sostenibile non si può ridurre soltanto a dire di non prendere l’aereo. Anche il turismo di prossimità infatti, quello dove il viaggiatore si sposta a pochi chilometri dalla propria casa, può avere un impatto estremamente negativo. Non si può nemmeno definire il turismo sostenibile soltanto come un turismo “verde”, legato alla natura e al rispetto dell’ambiente. Si può benissimo viaggiare in modo sostenibile anche in una grande città. Ma quindi cosa significa turismo sostenibile e perché è così importante parlarne in un mondo sconvolto dai cambiamenti climatici?
L’industria del turismo ha un forte impatto sull’ambiente, ma non solo. Il turismo è anche accompagnato da grandi cambiamenti ed ha un forte impatto sulle comunità locali. In questo articolo ci interesseremo in particolare agli impatti sociali e cultuali del turismo e proveremo a dare, se non soluzioni definitive, un’idea delle prospettive e opportunità da sfruttare.
Il turismo è oggi in trasformazione
Il turismo si è ritagliato negli ultimi anni un posto importante nella nostra cultura. Viaggiare è sempre di più visto come un’attività fondamentale, un bisogno primordiale della persona. La pandemia non ha fatto altro che confermare questa necessità. Se viaggiare porta quasi esclusivamente aspetti positivi per il viaggiatore come esplorare nuovi posti incontrare persone e culture diverse e divertirsi, non è sempre lo stesso per il territorio che lo ospita.
Uno studio pubblicato nel 2018 da Nature Climate Change ha messo in evidenza che il turismo produce l’8% delle emissioni globali di gas serra. Questa percentuale è particolarmente alta se messa a confronto con tutte le altre fonti di emissione. Purtroppo gli effetti negativi del turismo vanno ben oltre l’aumento dell’inquinamento atmosferico ma hanno una serie di conseguenze, talune ormai irreversibili, sul territorio, la sua cultura e la sua popolazione.
Negli ultimi anni si è accresciuta sempre di più la consapevolezza della minaccia del cambio climatico e del nostro ruolo su di esso. Si osserva anche nel modo di viaggiare una progressiva trasformazione verso un turismo più consapevole ed attento al suo impatto.
La trasformazione del turismo e l’introduzione di nuovi modi di viaggiare hanno portato allo sviluppo di nuovi concetti più o meno complessi e simili che hanno portato alla comparsa di nuovi termini. Non è sempre semplice capire la differenza tra il turismo lento, il turismo responsabile, l’ecoturismo o ancora il turismo esperienziale. Il confine tra questi tipi di turismo è spesso sottile.
Come possiamo quindi definire il turismo sostenibile?
Il turismo sostenibile, una difficile definizione
Se, come abbiamo visto, non è possibile dire di fare turismo sostenibile solo perché non si prende l’aereo o si va in una destinazione poco conosciuta immersa nella natura, come possiamo dare una definizione di turismo sostenibile?
Invece di cercare di dare una definizione del turismo sostenibile con un elenco di cose che si possono o non si possono fare, proviamo a vedere la questione da un altro punto di vista.
Secondo il WTO (Organizzazione Mondiale del Turismo), il turismo sostenibile può essere definito come quella forma di turismo che “soddisfa i bisogni dei viaggiatori e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità del futuro.”
Il turismo sostenibile si fonda su un concetto che si può quindi applicare a qualsiasi altra forma di turismo. Si potrebbe dire che il turismo sostenibile non è nient’altro che il cercare di generare più benefici che impatti negativi in un territorio. Gli Impatti, positivi o negativi, sono da intendere quindi non solo sul viaggiatore ma in relazione con l’ambiente, la comunità e l’economia.
In questo articolo ci interessiamo in particolare degli impatti sociali e culturali positivi e negativi del turismo al fine di applicare il concetto di sostenibilità al nostro modo di viaggiare.
Impatti sociali e culturali negativi del turismo
Mentre l’impatto del turismo sull’ambiente è abbastanza evidente, perché facilmente misurabili, l’impatto sociale e culturale non è altrettanto chiaro.
Questi effetti socio-culturali negativi del turismo possono variare notevolmente a seconda del luogo e della cultura, ma ci sono sicuramente alcuni modelli che si manifestano ripetutamente. Possiamo citare tre principali grandi criticità che il turismo non praticato secondo i principi di sostenibilità genera:
- Standardizzazione: spesso i turisti cercano la familiarità anche quando visitano un paese straniero, e questo può portare a due problematiche. La prima è una perdita di diversità culturale. Infatti, il paese di accoglienza cercherà di offrire ai turisti prodotti della cultura dominante, lontani dalla propria cultura. La seconda è la conseguente chiusura di piccole aziende e attività a favore di colossi e catene internazionali.
- Autenticità messa in scena: quando eventi sono fabbricati ad arte solo per portare turismo, anche quando non riflettono la cultura locale delle comunità di destinazione. Le tradizioni vengono trasformati per adattarsi ai tempi e ai desideri dei turisti. Ciò causa comprensibilmente cattivi sentimenti tra i turisti e la gente del posto.
- Mercificazione: in un certo senso, è il passo successivo del punto precedente. Accade quando il turismo distrugge il vero significato della cultura locale ed è visto come sola fonte di guadagno economico. Questo può far sentire le comunità locali sfruttate e non rispettate e peggio ancora portare allo sradicamento della cultura locale.
Il turismo sostenibile, una strada da seguire
Il turismo non ha però solo impatti negativi. Se affrontato tenendo come obiettivo la sostenibilità, può essere una incredibile opportunità di crescita e sviluppo per realtà anche emarginate.
Molti di noi preferiscono visitare luoghi ricchi di storia e tradizioni ma anche non troppo affollati e sicuri. Il viaggiatore consapevole è sempre di più alla ricerca di un’esperienza unica. Pertanto, abbiamo tutti molto da guadagnare dalle forme di turismo alternative, comprese le forme sostenibili.
Il turismo sostenibile può avere come benefici sociali e culturali:
- crescita economica della comunità e aumento del tasso di occupazione grazie alle attività legate al turismo;
- infrastrutture migliorate compresi trasporti e riqualificazione di edifici e ruolo delle comunità nella pianificazione e nel processo decisionale in materia di turismo;
- valorizzazione delle culture e tradizioni locali, conservazione del patrimonio storico-artistico e ambientale con aumento di eventi e manifestazioni culturali.
L’industria del turismo non è di per sé una brutta cosa. Può invece essere una straordinaria opportunità per svilupparsi e crescere con un turismo che sia vantaggioso per i turisti, le comunità locali e il pianeta, tutti allo stesso tempo.
Ma come fare concretamente a sviluppare un turismo sostenibile?
Ci sono diverse esperienze che vorremmo farvi conoscere. In alcuni luoghi, come a Venezia, il turismo sostenibile diventa un’esigenza, una lotta, qualcosa che alcuni cittadini sentono come necessaria per la sopravvivenza stessa della propria città. Una delle città più belle del mondo rischia di essere sommersa da torme di turisti. Per questo è stata creata la campagna #EnjoyRespectVenezia per sensibilizzare i visitatori ad adottare un comportamento rispettoso verso l’ambiente, i beni culturali e l’identità di Venezia e dei suoi abitanti. Importante proprio l’identità, che leggendo in controluce le regole da adottare si esplica come l’esplorare i monumenti meno conosciuti, compiendo una “deviazione”. È un invito alla scoperta, a deviare dal sentiero battuto per scoprire l’identità del luogo che si esprime nel suo artigianato, nei prodotti tipici, nelle opere d’arte minori e nelle tradizioni create da una comunità nei secoli.
Ma questo non è che solo un esempio di turismo sostenibile. Numerose sono le iniziative in tutto il mondo: dal resort in Indonesia che ha creato una zona di 800 km² dove è proibita la pesca alla catena di alberghi Accor Hotel che utilizza solo verdure coltivate in loco.
Leggendo di queste ultime iniziative vi sarete sicuramente chiesti se davvero hanno un impatto positivo sull’ambiente oppure servono solo a lavare le coscienze e a proporre un’immagine di un’azienda attenta all’ambiente?
Esiste proprio un concetto che esprime questo malcostume: il green washing. Oggi sentiamo continuamente parlare di questo concetto, ma cos’è il greenwashing?
Il green washing è il processo di costruire una immagine falsa o provvedere informazioni fuorvianti riguardo quanto un’azienda o i suoi prodotti siano ecosostenibili. Così vediamo, ad esempio, multinazionali dell’estrazione petrolifera costruirsi un’immagine totalmente falsa di paladini dell’ambiente. Con una mano di vernice verde si pensa di coprire le peggiori nefandezze.
La cultura come chiave per un nuovo turismo
Il turismo sostenibile non si limita quindi soltanto al turismo “verde”, ma si definisce meglio in relazione alla difesa e alla conoscenza del patrimonio culturale e delle tradizioni locali. In questo modo si fa promotore della crescita concreta del territorio e della sua comunità.
L’emergenza sanitaria ha portato le persone ad interrogarsi sui concetti di etica, sostenibilità, benessere e salute anche nei loro viaggi di piacere. Questo sta facendo maturare un cambio di prospettiva. Stiamo progressivamente passando da un turismo di massa e mordi e fuggi basato sulle grandi città ad un turismo “lento”, incentrato anche sulla cultura.
Ma in che modo si potrebbe concretamente far conoscere questa cultura locale in modo coinvolgente e accessibile per tutti? Raccontando storie, per esempio.
L’arte del raccontare storie è infatti la più antica che l’uomo abbia conosciuto e risuona con una parte ancestrale di noi, ricordo forse delle innumerevoli notti passate intorno al fuoco a raccontarci miti e aneddoti. Ma a questo tema abbiamo già dedicato un intero articolo che trovate qui.
Divulgando avvenimenti storici o leggende di un luogo si può far penetrare direttamente il visitatore negli strati più profondi che ne costituiscono l’identità e, attraverso questa conoscenza acquisita, tutti i prodotti della cultura locale assumono un valore maggiore e più autentico.
Questo particolare approccio alla cultura è stato da noi di Cultrip adottato nella scrittura delle nostre storie interattive. Infatti, per valorizzare un borgo o un luogo della cultura prendiamo come riferimento una storia particolare e la rendiamo interattiva e divertente attraverso le scelte narrative che il visitatore può compiere. Ci immergiamo nella cultura locale, scaviamo nelle biblioteche e andiamo a parlare con gli anziani per farci raccontare le loro storie. Secondo noi, fare turismo sostenibile vuol dire anche conoscere i racconti e le storie locali per apprezzarne la cultura in tutti i suoi aspetti.
In questo articolo speriamo di avervi fornito un quadro generale rispetto a questa tematica e qualche spunto di riflessione.
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