Raccontare storie ai bambini è uno dei mezzi più potenti che genitori ed insegnanti hanno per educare, insegnare ed ispirare.
A quanti genitori è capitato di dover semplificare e reinventare concetti e informazioni complesse per soddisfare la curiosità dei propri bambini? “Mamma chi ha costruito il Colosseo? Perché ha così tanti buchi?” Sono domande solo in apparenza dalla semplice risposta ma che sottintendono dei processi fondamentali: la ricerca delle informazioni, la rielaborazione e semplificazione e infine il racconto.
È proprio questa successione di processi che è alla base dell’antichissima arte del raccontare storie per bambini e non solo o, con un linguaggio moderno “storytelling”.
Il raccontare le storie, un’arte antichissima ma ancora attuale
Questa arte, perché di arte si tratta, è antica quanto l’uomo e affonda le sue radici nella notte dei tempi quando i primi uomini si riunivano attorno al fuoco per raccontarsi storie nate dalle proprie esperienze oppure scaturite dal loro fervido inconscio primitivo.
Immagina di essere trasportato nella preistoria, un piccolo gruppo di uomini e donne è seduto intorno al cerchio di luce di un debole fuoco, davanti alla bocca scura di una caverna. Cercano di scaldarsi nel freddo intenso della sera, nel silenzio della notte punteggiata di stelle risuonano solo le loro voci, unico baluardo contro l’ignoto della natura.
Sono sicuro che con queste poche frasi sei già riuscito a visualizzare la situazione, ti sei visto seduto davanti a quel fuoco aspettando il tuo turno di raccontare. Allora adesso sei convinto del potere delle storie?
Anche le nostre vite moderne sono permeate di storie narrate più di quanto possiamo sospettare. Quegli antichi racconti orali intorno ad un fuoco sono oggi libri, film, e persino le storie Instagram, lo strumento non conta tanto quanto il bisogno quasi vitale che abbiamo di raccontare e ascoltare storie. Ma il racconto di storie vive ancora nella sua forma più pura nelle storie per bambini.
Perché le storie per bambini sono fondamentali nella loro crescita?
- sono un potente mezzo educativo
- accrescono l’attenzione dei bambini
- aiutano a ricordare meglio
- trasmettono valori
- aiutano i bambini a crearsi una propria identità
- fanno sviluppare immaginazione e creatività
- fanno sviluppare l’empatia
Adesso vediamo più nel dettaglio questi punti per capire il ruolo fondamentale delle storie per bambini nel loro sviluppo.
1. Le storie per bambini sono un potente mezzo educativo
Per cominciare, il raccontare crea connessioni tra le persone e tra persone e idee. Le storie trasmettono la cultura, le conoscenze e i valori che uniscono le persone. Quando si tratta dei nostri paesi, delle nostre comunità e delle nostre famiglie, capiamo intuitivamente che le storie che abbiamo in comune sono una parte importante di quello che ci lega.
Questa comprensione è ancora più vera nel mondo della cultura, dove le storie di un monumento o di un paese e le storie raccontate dai suoi abitanti aiutano a consolidare le relazioni in un modo che un libro o una pagina internet non possono fare.
Un altro aspetto dello storytelling che lo rende così efficace è che funziona per tutti i tipi di bambini.
È stato calcolato che in qualsiasi gruppo di studenti, circa il 40% saranno prevalentemente studenti visivi che imparano meglio da video, diagrammi o illustrazioni. Un altro 40% sarà uditivo, imparando meglio attraverso lezioni e discussioni. Il restante 20% sono studenti cinestetici, che imparano meglio facendo, sperimentando o sentendo. Lo storytelling ha aspetti che funzionano per tutti e tre i tipi. Gli studenti visivi apprezzano le immagini mentali che la narrazione evoca. Quelli uditivi si concentrano sulle parole e sulla voce del narratore. Infine gli studenti cinestetici ricordano le connessioni emotive e i sentimenti della storia.
Abbiamo approfondito il tema della gamification nell’educazione dei bambini in questo articolo.
2. Le buone storie per bambini sviluppano la loro attenzione
I racconti costruiscono familiarità e fiducia e consentono all’ascoltatore di penetrare nella storia stessa, rendendolo più aperto all’apprendimento. Le buone storie per bambini possono contenere più significati, quindi sono sorprendentemente efficaci nel trasmettere idee complesse in modi comprensibili a tutti. In questa maniera anche i bambini possono approcciarsi ad idee e concetti anche molto complessi in modo graduale e naturale. E le storie sono più coinvolgenti di una sterile recitazione di dati o di una discussione su idee astratte.
Prendiamo come esempio due gite culturali nello stesso castello medievale. Nella prima, la guida recita ai bambini le date degli avvenimenti storici, innumerevoli nomi di personaggi storici e altre nozioni di questo tenore. Nella seconda, invece, la guida non si limita a questo, ma rielabora le sue conoscenze per presentarle ai bambini sotto forma di un racconto avvincente ambientato nel medioevo, intervallando la storia con fatti e argomenti interessanti. Quale classe pensate che avrà imparato di più al termine della gita?
3. Le storie aiutano i bambini a ricordare meglio
Lo storytelling aiuta anche con l’apprendimento perché le storie per bambini sono facili da ricordare.
Lo psicologo Peg Neuhauser ha scoperto che l’apprendimento che deriva da una storia ben raccontata viene ricordato in modo più accurato e per molto più tempo rispetto all’apprendimento derivato da fatti e cifre. E, fatto ancora più significativo, le nozioni apprese hanno 20 volte più probabilità di essere ricordate se fanno parte di una storia.
4. I racconti trasmettono valori ai bambini.
Obiettivo nella comunicazione è influenzare positivamente il proprio uditorio (cambiare il loro atteggiamento, convinzioni, conoscenze e comportamenti attuali). Le informazioni da sole non sono abbastanza. La ricerca conferma che le storie per bambini ben progettate sono il veicolo più efficace per trasmettere valori positivi. Le storie sugli errori del passato e su ciò che i leader e le nazioni hanno imparato da essi sono un’altra strada maestra per l’apprendimento e possono insegnare valori fondamentali alle nuove generazioni. Poiché i bambini si identificano così tanto con le storie, immaginando come avrebbero agito in circostanze simili, sono in grado di immedesimarsi con i fatti narrati. L’insegnamento che ne traggono sarà scolpito nella loro mente per sempre.
Questo approccio si adatta perfettamente anche all’insegnamento della storia, ti consigliamo questo articolo se vuoi saperne di più.
I vantaggi per un insegnante o un genitore sono dunque enormi: con una semplice storia hanno trasmesso i propri valori, offerto informazioni e ampliato le conoscenze dei ragazzi, hanno creato un bel momento con i bambini e molto probabilmente li hanno ispirati a volerne sapere di più.
Durante questa era senza precedenti di separazione e isolamento a causa del coronavirus, tutte le persone, in particolare i bambini, hanno urgente bisogno di costruire relazioni, connettersi con la comunità e promuovere un senso di sé. I genitori possono aiutare a ripristinare questo senso di appartenenza dei propri figli attraverso le storie per bambini. Lo storytelling è una ricerca umana che attraversa tutte le culture e le generazioni e può aiutare a ripristinare alcuni degli elementi mancanti nella vita dei nostri bambini.
5. Come le storie aiutano i bambini a crearsi una propria identità?
Nelle storie cerchiamo una risposta ai nostri dubbi sulla vita, ci aiutano a dare un senso a ciò che facciamo, a ciò che siamo e a quello che vogliamo diventare. Raccontarci le nostre storie personali ci permette di condividere esperienze mentre, ascoltare le esperienze degli altri ci aiuta a compiere le nostre scelte future. Ci guidano nelle difficoltà della vita quotidiana e sono una guida pratica al caos quotidiano.
Le storie narrate che i nonni ci hanno raccontato da piccoli servono invece a connetterci con le nostre radici e a crearci un’identità. Queste storie di famiglia si trasmettono di generazione in generazione, a volte si modificano, a volte si perdono per sempre se non vengono raccontate. Le storie di ogni famiglia raccontate ai bambini si fondono poi nell’arazzo di un grande racconto universale umano, vanno a costituire la nostra memoria comune che ci insegna chi siamo. Le storie per bambini tramandate di generazione in generazione permettono ad ogni bambino di immaginare il proprio futuro e di crearsi una propria identità.
6. Il potere delle storie per bambini nello sviluppo di immaginazione e creatività
In un mondo dove i nostri occhi sono sempre più stimolati, dove siamo circondati dagli schermi, vivere l’esperienza di fermarci un attimo, chiudere gli occhi e semplicemente ascoltare una storia è diventata un’occasione più unica che rara. I bambini sono i più colpiti da questa tendenza attuale perché sono facilmente impressionabili e non hanno ancora formato delle barriere al diluvio di immagini e informazioni.
Quando ascoltano una storia per bambini il loro cervello viene in qualche modo ingannato nel pensare che stia realmente vivendo quella storia che gli viene raccontata. Questo fenomeno è ancora più forte quando la storia fa appello ai sensi, quando vengono descritti odori, suoni o colori.
I ragazzi riescono così ad immergersi con la mente nell’atmosfera della storia che il loro immaginario costruisce basandosi sulle esperienze del vissuto. In questo modo un’esperienza immersiva ed emozionante e quanto mai reale prende vita.
Le storie permettono ai bambini di sentirsi molto vicini ai protagonisti della storia, provando le loro emozioni e frustrazioni, vivendo le loro paure e le loro gioie. Ascoltare una storia sviluppa il loro immaginario e la loro creatività e gli fa vivere un’esperienza emozionante che rimane impressa nella loro memoria.
7. Le storie per bambini fanno sviluppare l’empatia
Provare empatia con le emozioni dei protagonisti di una storia permette ai ragazzi di immergersi nel racconto, e in certi casi anche di identificarsi con i personaggi. In un batter d’occhio possono diventare un’altra persona, viaggiare in un altro posto e in un altro tempo.
Le emozioni che avrebbe potuto sentire un romano dell’antichità sono le stesse che viviamo noi ogni giorno, ci accomunano le stesse preoccupazioni e timori ma anche le stesse gioie e dolori, sebbene un abisso di tempo ci separi perché sono proprio queste esperienze che ci definiscono come esseri umani. La gioia di diventare genitori, il dolore per la perdita di una persona cara e così via sono tutte cose che non cambiano mai perché impresse nella nostra natura.
Le storie rendono tutto possibile. Il tempo si ferma insieme alle nostre preoccupazioni e ansie quotidiane. Non solo i bambini hanno bisogno di storie per crescere e imparare, anche noi grandi possiamo trovare nei racconti un modo per evadere dalla realtà, per creare e sognare nuovi mondi.
Da bambini le storie ci danno la capacità di costruirci una nostra identità, da grandi le storie ci permettono di dedicarci dei momenti di pausa fondamentali per affrontare la vita con più serenità, per creare uno spazio di riflessione e meditazione sulle nostre azioni a confronto di quelle dei personaggi delle storie.
Ora che abbiamo visto insieme i diversi motivi per cui le storie per bambini sono fondamentali per la loro crescita, passiamo a quali nuove forme ha assunto oggi il raccontare storie.
Libri gioco, videogames e film interattivi
Immergersi in una storia, nell’atmosfera di tempi passati, nella pelle dei personaggi è diventato, con lo sviluppo delle storie interattive, una realtà. Cos’è una storia interattiva? Rispetto alle storie tradizionali, le storie interattive ci permettono di entrare nella storia, di diventare un personaggio e di avere un’influenza concreta sulla trama narrativa. Possiamo decidere noi dove andare, cosa sentire, con chi parlare.
Questo concetto è stato largamente sperimentato già negli anni ‘80 nei libri per bambini e ragazzi “Choose your own adventure”, in Italia conosciuti come “libro-gioco”. Il libro si trasformava in un gioco dove il lettore rivestiva il ruolo di un personaggio della storia e prendeva decisioni determinanti per lo svolgimento delle azioni del personaggio principale, lo sviluppo e il finale della storia. In queste storie per bambini, il tutto avveniva in modo pratico andando a cercare la pagina corrispondente alla propria azione oltre che con il lancio di dadi.
Con lo sviluppo delle storie interattive la distanza tra libro e gioco si è progressivamente assottigliato fino ad arrivare ai videogiochi. L’avventura testuale è stata tra le prime ad avere conosciuto un grande successo. Questa era ancora pensata come un ibrido tra il libro e il videogioco. Il giocatore diventava il protagonista della storia e usava un’interfaccia testuale per controllare il gioco che si presentava sotto forma di testi corredati a volte da illustrazioni grafiche.
Con l’esplosione dell’industria dei videogiochi sono apparsi tutta una serie di stili e categorie diversi di videogiochi basati su storie interattive. Come vedremo, con l’avvento dei dispositivi mobile, le app di storie interattive hanno ridato una seconda vita a questo genere particolarmente apprezzato dal grande pubblico. Questo genere particolare, infatti, ben si adatta alla portabilità e al piccolo formato dello schermo dei cellulari.
In un altro campo, l’esempio che ci viene forse in mente subito sulla possibilità di essere partecipe dell’andamento di una storia, è quello dei film interattivi del colosso americano Netflix. Mentre si guarda l’episodio, come nel caso di Black Mirror: Bandersnatch per esempio, si è messi davanti a delle scelte che cambiano il corso degli eventi. È inoltre possibile riguardare il contenuto per vedere diversi finali.
Storie interattive per bambini su smartphone, la nuova frontiera?
Dai libri al computer, oggi le storie interattive per bambini stanno conquistando i nostri cellulari. Quali sono i vantaggi di vivere storie interattive su una app mobile? Le app che sono disponibili direttamente sul nostro telefonino, che abbiamo ormai quasi sempre in tasca, permettono di fare una profilazione dell’utente per offrirgli contenuti il più possibile adatti alle sue esigenze e ai suoi interessi.
Le app mobile consentono anche di fruire dei contenuti sia in modalità online che offline ovvero senza essere collegati ad internet il che è molto utile particolarmente in viaggio. Grazie alla geolocalizzazione, il cellulare comunica la propria posizione alle app, in questo modo è possibile creare e proporre all’utente dei percorsi da seguire fisicamente che possono corrispondere alla trama della storia interattiva. Il giocatore si tuffa in questo modo in un’esperienza davvero unica. La profilazione, la fruizione offline e la geolocalizzazione si prestano benissimo ad un settore in particolare: il turismo culturale. Le app di storie per bambini si possono trasformare in un formidabile mezzo immersivo ed emozionante per esplorare e visitare un territorio.
Le storie per bambini interattive su mobile possono essere costruite intorno ad un percorso di visita che trasporta i piccoli viaggiatori in una storia. Questa potrebbe, ad esempio, essere ambientata nel passato dove il nostro bambino sarà un personaggio della storia, immaginate le possibilità. Potrebbe in questo modo rivivere un evento che ha segnato il luogo e dialogare virtualmente con la gente comune di una determinata epoca, antichi romani, cavalieri e dame, i casi possono essere infiniti.
Il giocatore fa un vero tuffo nel passato, parte alla scoperta della cultura del luogo, le sue tradizioni, la sua architettura, la sua cucina e tanto altro, in poche parole impara divertendosi.
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