Your browser lacks required capabilities. Please upgrade it or switch to another to continue.
Loading…
<span class="inizio"><<button [[Inizia l'avventura->intro generale]]>><</button>></span>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Il territorio di Castelvecchio Calvisio è abitato sin da tempi antichissimi, come testimoniano i resti archeologici risalenti al periodo italico. Queste antiche popolazioni vissute prima dei romani, sceglievano dove stabilirsi cercando la presenza di acqua, terre fertili e ricchi pascoli. Dovevano anche pensare a difendersi dagli attacchi nemici e per questo costruivano le loro città su colli e alture protette da fortificazioni e fossati. Tra i numerosi popoli italici che abitavano il centro Italia, c'erano anche i Vestini Cismontani. I Vestini si dedicavano alla pastorizia e vivevano in piccoli centri abitati. Hanno lasciato sul territorio numerose tracce del loro passaggio nei resti di recinti fortificati, necropoli, iscrizioni e sculture in pietra tra cui il famoso Guerriero di Capestrano nella vicina piana del Tirino.
Facciamo un salto nel tempo fino ad arrivare all’epoca romana quando, ai piedi dell'attuale Castelvecchio, venne utilizzata e potenziata una strada già esistente che attraversava i possedimenti del console Sabinus Calvisius, probabilmente il proprietario di queste terre e da cui deriva proprio il toponimo Calvisio.
Sappiamo che nell’VIII secolo, dopo la caduta dell’Impero romano, vi erano quattro chiese intorno alle quali si erano sviluppati dei villaggi, noti come le "Quattro Ville". Oggi se ne possono ancora vedere le rovine tra Carapelle e Castelvecchio.
Nel 1064 viene citata in un altro documento l’esistenza della Villa di Carapelle, un piccolo villaggio rurale che comprendeva tre delle ville: San Martino, conosciuta anche come Villamagna o Villa Calvisia, San Giovanni e San Lorenzo. San Cipriano, la quarta chiesa, rimane invece isolata ed è la sola ancora oggi in funzione.
La situazione politica, amministrativa ed economica nata a seguito delle invasioni barbariche fece sì che gli abitanti di questi piccoli villaggi, per avere maggior sicurezza, si riunissero nel luogo attuale più protetto e fortificato. Sulla collina crearono un “ricetto” cioè un raggruppamento medievale di case recinte da mura munite di torri in cui si potevano raccogliere in caso di pericolo.</div>
<span class="storia"><<button [[Mi avvicino per parlare con l'uomo ricco->Dialogo con Messer pietro]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-02.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Nella parte più lontana della valle, uno stretto, oscuro passaggio si apre nel fronte compatto di alte case simili a delle mura, l’entrata al borgo. Ai lati dell'ingresso vediamo due uomini in armatura a protezione di una porta con pesanti battenti di legno. Il viaggiatore e il suo compagno si stanno dirigendo alla porta, non sembrano più badare a noi...</div>
<span class="storia"><<button [[Mi incammino verso lo stretto passaggio->I due soldati]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, sembra davvero l'ingresso di un castello!->Un borgo pensato come un castello]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-15.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Gli stretti e angusti vicoli si aprono d'improvviso, ci troviamo in una piazzetta dominata dalla bianca facciata di una chiesa abbagliante per il sole. Gli abitanti del paese si stanno affrettando ad entrare dal portale spalancato. Una piccola folla vociante si muove nella piazzetta tra i pochi banchi di un mercato variopinto. Di fronte a noi, si apre la magnifica vista della vallata sottostante con le montagne che si perdono lontano nella foschia.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Mercato]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-31.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="mercante">
<source src="media/video/mercante.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Ovunque ci sono banchetti ingombri di ogni genere di bene, i mercanti gridano a gran voce le proprietà di questo o quel profumo, stoffa o manicaretto, cercando in tutti i modi di invogliare i passanti ad avvicinarsi. Tra di loro c'è anche Messer Pietro con la sua guida fedele Gualtiero.
Poco più avanti un mercante corpulento sta contrattando animatamente con un cliente. Il suo banco è pieno di sacchi, aperti a mostrarne il contenuto e di piccoli recipienti con spezie colorate, i loro odori forti ci riempiono il naso.
Non appena il mercante li scorge spinge via senza troppe cerimonie il cliente. "Venite, nobile forestiero!" si rivolge a Messer Pietro, "Avvicinatevi pure e osservate, venite da Onofrio a vedere le ricchezze prodotte da queste terre!" e rimane a guardarci con le braccia aperte...</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Prezzi stracciati]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Mi avvicino a parlare al mercante->Dialogo mercante]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, raccontami della sua mercanzia->Prodotti Castelvecchio]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-44.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="mercante">
<source src="media/video/mercante.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Ho lenticchie da Santo Stefano, cicerchie da Castelvecchio." dice indicando diversi sacchi "E poi, per intenditori come voi, Messere, zafferano purissimo dalla piana di Navelli." e affonda la mano ingioiellata in un sacchetto ricolmo di una polverina di un magnifico colore rosso rubino, il suo profumo dolce ed intenso ci avvolge.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Prezzi stracciati]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[E lana, ne avete?->E lana, ne avete?]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Avete detto Santo Stefano?->Biografia mercante e Santo Stefano]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-45.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="messer-pietro">
<source src="media/video/messer-pietro.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Eccellente!" esclama Messer Pietro, e subito si precipita dal mercante che comincia ad esporre le virtù, non tutte proprio credibili, delle sue merci. Messer Pietro inizia a contrattare sul prezzo, com’è costume in quest’epoca, ma Onofrio gli offre prezzi talmente stracciati che si trova quasi in difficoltà, insistendo addirittura per regalargli altri due sacchetti come "omaggio per la sua signora". Messer Pietro e il suo compagno si rituffano nella folla vociante del mercato, siamo pronti a seguirli anche noi...</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Fate largo]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-48.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="mercante">
<source src="media/video/mercante.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Santo Stefano è il castello dove sono nato, è a poche ore di cammino da qui, ancor meno a cavallo! Un luogo bellissimo sapete? Dovreste andarci se vi capita... bè io in realtà non ci sto più molto...conosco però a menadito le strade che conducono ai castelli e alle città maggiori di queste terre, dovunque ci sia un buon mercato o affari proficui, insomma." dice con una punta di orgoglio. "Sapete", prosegue, "mio padre usava sempre dire: ‘è bella cosa sapere guadagnare il denaro, ma più bella cosa e maggiore è saperlo spendere con misura e dove si conviene’" conclude.</div>
<span class="storia"><<button [[Cambiando discorso, lana ne avete?->E lana, ne avete?]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-46.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo-sorpreso">
<source src="media/video/memo-sorpreso.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Un intero plotone di soldati armati fino ai denti, le armature lucenti, il passo perfettamente sincronizzato sbuca dallo stretto vicolo e si dirige rapidamente verso di noi. Alla testa della truppa avanza fiero il loro capitano.
L’elmo a scodella calato sul viso incornicia i suoi imponenti baffi e un'espressione altezzosa. L’intero gruppo marcia fino a posizionarsi in una schiera ordinata proprio davanti a Messer Pietro e al suo compagno Gualtiero, che stanno a pochi passi da noi...</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->esibizione]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-20.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Ci troviamo in Abruzzo non lontano dalla città di L’Aquila, sulle terre di quella che allora era la Baronia di Carapelle. I due uomini sono più vicini, ora li vediamo chiaramente, camminano fianco a fianco, la loro ombra che si allunga ad ogni passo.</div>
<span class="storia"><<button [[Osservo i due uomini->Osservo i due uomini]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, com'era il mondo di allora?->Contesto storico geografico]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-08.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="mercante">
<source src="media/video/mercante.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Lana Carfagna della miglior qualità, un prodotto straordinario, i più grandi mercanti fiorentini la acquistano da me", dice strizzando l'occhio a Messer Pietro, "e a Firenze, con questa, creano abiti per tutte le corti d'Europa!"</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Prezzi stracciati]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, dimmi di più sul commercio della lana->transumanza]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-47.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Uno è vestito riccamente con abiti dai colori sgargianti, un pesante mantello bordato di pelliccia sale a coprirgli le spalle, l’altro invece indossa vestiti molto più modesti di stoffa e cuoio robusto di un colore che sembra confondersi con quello della strada. Un cappuccio a punta scende a coprirgli il viso da cui si intravedono due occhi attenti ad ogni movimento. L’uomo riccamente vestito lo chiama spesso, indicandogli ora una pianta sul ciglio della strada, ora una rovina dei tempi antichi lontano sulla valle e la sua curiosità sembra insaziabile. Nonostante abbia l'aspetto di un ricco Signore, viaggia senza scorta o servitori, affidandosi solo alla guida del suo compagno. Ora sono talmente vicini da poterli quasi toccare.</div>
<span class="storia"><<button [[Mi avvicino per parlargli->Dialogo con Messer pietro]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, conosci quelle rovine?->Le prime tracce sul territorio]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-09.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo-pillola">
<source src="media/video/memo-pillola.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Siamo nel 1579, in un’Italia che era ormai alla fine di quel momento straordinario per la storia dell’arte e della cultura che era stato il Rinascimento. Da questo momento di rinascita si era rapidamente precipitati in una crisi profonda che i piccoli regni italiani, divisi e sempre in lotta tra loro, non avevano saputo evitare. Questi ricchi regni erano diventati preda delle ambizioni dei più potenti stati europei. L'Impero degli Asburgo e il regno di Francia si erano fronteggiati in una guerra sanguinosa durata più di 60 anni per il controllo del sud Italia.
Questo conflitto era terminato con la vittoria degli Asburgo nel 1559. Vent'anni dopo, quando ha luogo la nostra storia, anche la Baronia di Carapelle si stava lentamente riprendendo da queste guerre. La Baronia era un territorio con un governo e un’amministrazione comune ed era formato da diversi borghi, tra cui Castelvecchio. Oltre a questa situazione si aggiungeva il declino della famiglia Piccòlomini che la governava.
Era però un territorio di importanza strategica perché si trovava vicino allo stato della Chiesa che in quegli anni era alle prese con la profonda crisi causata dalla riforma protestante. Castelvecchio era inoltre circondato dal regno di Napoli e si trovava a pochi chilometri dalla città di Aquila, governata all'epoca dalla duchessa Margherita d'Austria, figlia dell'imperatore Carlo V. Era anche un'area di grande importanza economica perché produceva ed esportava in tutta Europa beni preziosi come la lana, lo zafferano e i pellami attraverso la cosiddetta "Via degli Abruzzi".
La gente che si sarebbe potuta incontrare a Castelvecchio in questa epoca, era piuttosto variegata: dai pastori, contadini e artigiani ai mercanti e ai “nuovi” signori arricchitisi con il commercio della lana e dello zafferano.
E nel mondo cosa stava succedendo? Otto anni prima, le flotte della cristianità si erano riunite in una lega e si erano affrontate a Lepanto in una delle più grandi battaglie navali della storia contro le forze turche. La sconfitta di questi ultimi era stata accolta con grande entusiasmo in tutto il mondo cristiano. Negli stessi anni la colonizzazione delle nuove terre scoperte in America, stava portando ad una crisi del commercio nel Mediterraneo, allargando e spostando i confini del mondo.</div>
<span class="storia"><<button [[Tutto chiaro, torniamo ai due uomini->Osservo i due uomini]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-01.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="guida">
<source src="media/video/guida.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Ti stai per avvicinare quando ai due quando l'uomo incappucciato viene avanti e rapidamente si mette tra te e l'altro che, tutto preso dal paesaggio, non sembra nemmeno averti visto.
"Fermo là!" dice minaccioso. "Non un altro passo."</div>
<span class="storia"><<button [[Calma, voglio solo parlare!->Dialogo con la guida]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-10.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="guida">
<source src="media/video/guida.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Parla dunque, ma fai presto, non ho tempo da perdere, io." replica sgarbato.</div>
<span class="storia"><<button [[Chi siete?->Chi siete?]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-11.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">I due soldati, con una mezzaluna gialla dipinta sulla corazza e un'alabarda minacciosa in mano, sbarrano la via. Sono sul chi vive, i loro occhi frugano la strada, quasi attendessero qualcosa, o qualcuno. Alla vista del nobile signore e della sua guida diventano ancora più agitati, il più alto dei due si volta verso l'interno del paese...</div>
<span class="storia"><<button [[Sbaglio o ha fatto un cenno furtivo a qualcuno?->I soldati ci fanno passare]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-16.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Forse lo hai solo immaginato...in ogni caso i due soldati si fanno da parte senza una parola per far passare Messer Pietro e il suo compagno.</div>
<span class="storia"><<button [[Ne approfittiamo per passare->oltrepassato l'arco]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-17.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Non abbiamo fatto che pochi passi quando i soldati, non appena i due viaggiatori hanno girato l'angolo scomparendo alla vista, rompono la formazione e si gettano rumorosamente a terra. Chi si massaggia i piedi, chi si lamenta a gran voce della fatica! Non lontano da noi un soldato ci ha notato e ci sorride amichevolmente mentre, poco più avanti, il capitano cerca invano di rimettere in piedi la truppa.</div>
<span class="storia"><<button [[Vado a parlare con il soldato->Vado a parlare con un soldato]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Vado a parlare con il loro capitano->Vado a parlare con il loro capitano]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-22.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="guida">
<source src="media/video/guida.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">L'uomo ci rivolge uno sguardo sospettoso, quasi si stesse chiedendo se fidarsi di noi, poi dopo una lunga pausa, "Forse non dovrei dirvelo però..." Prima che potesse terminare la frase, Messer Pietro si intromette nel discorso...</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Scompaiono]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-13.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo-pillola">
<source src="media/video/memo-pillola.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">La Baronia di Carapelle comprendeva i territori dei borghi fortificati di Carapelle, Castelvecchio, Santo Stefano di Sessanio e Calascio con la sua Rocca. Era vasta e variegata perché si estendeva dalla Valle del Tirino fino ai pascoli montani della piana di Campo Imperatore dominata dalle alte vette del Gran Sasso d’Italia.
L’uomo vive in questo territorio dall’età della pietra continuando a trasformarlo senza sosta nel periodo italico e romano. Prima dell'anno mille subì le invasioni di quei popoli che occuparono l’Italia dopo la caduta dell’Impero romano. Tra l'XI e il XII secolo venne poi conquistato dai Normanni. Queste popolazioni venivano in origine dal nord, dalla Scandinavia, normanno vuol dire proprio “uomo del nord”, sono quelli che noi conosciamo come Vichinghi. Questi grandi conquistatori e saccheggiatori ma anche mercanti e navigatori favorirono la ripresa della transumanza, interrotta dalle invasioni barbariche. La transumanza, cioè lo spostarsi delle greggi di pecore dai pascoli estivi montani a quelli invernali della Puglia ad una quota più bassa percorrendo numerosi chilometri di distanza, era infatti la maggior fonte di ricchezza per quest'area che ne beneficiava attraverso il commercio e la lavorazione della lana.
La necessità di difendersi con efficacia da possibili assalti portò al fenomeno dell'incastellamento, il processo per cui la popolazione del contado si rifugiava in castelli fortificati. Anche a Castelvecchio Calvisio e negli altri borghi della Baronia è evidente questo processo a partire dalla metà del XII secolo. La popolazione si concentrò allora in pochi nuclei fortificati posti in luoghi strategici per l'avvistamento e il controllo del territorio.</div>
<span class="storia"><<button [[Torno a rivolgermi a Gualtiero: "Chi è il signore che accompagnate?"->sguardo sospettoso]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-03.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Eccoci qui. Come dicevo, siamo nell’anno 1579, in una fresca giornata come tante. Due uomini stanno percorrendo la strada che sale ripida dalla valle, il sentiero bianco e irregolare è frangiato da piante di cicoria blu, cardi gialli di montagna e qua e là punteggiato di papaveri rossi. Lontano si stendono le montagne. Su di una collina c'è un paese, le case, sospese lassù in alto, sembrano quasi far parte della montagna perché il loro colore è soltanto un po’ più pallido della terra. Si tratta del borgo di Castelvecchio Calvisio. La strada si snoda serpeggiando sulla collina sassosa, la percorriamo attraversando distese di alberi di mandorlo e numerosi campi, sempre osservati dai contadini. Le case si fanno più vicine...</div>
<span class="storia"><<button [[Proseguo lungo la strada->Intro 3]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-07.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo-pillola">
<source src="media/video/memo-pillola.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Castelvecchio ha una particolarità: il suo territorio comprende sia terreni montani a più di 1000 m che terreni in pianura su cui è possibile coltivare persino piante mediterranee perché godono di un clima decisamente più caldo. Più si scende di quota e più aumenta la varietà di tipi di coltura. Nelle parti più basse ci sono frutteti soprattutto di noci e mandorli ma anche vigneti e uliveti. I terreni pianeggianti nelle valli sono invece utilizzati per la coltura di cereali come farro e grano di solina, legumi come la cicerchia ma anche, un tempo, il pregiatissimo zafferano. Un grande vantaggio di queste condizioni particolari di alta quota è che le piante sono naturalmente protette dall'attacco dei parassiti e non necessitano di prodotti chimici. Si può perciò parlare di una naturale agricoltura biologica. Oltre a queste terre “basse” Castelvecchio possiede dei pascoli di altura sulla piana di Campo Imperatore alle pendici del Gran Sasso che è stata divisa nei secoli tra i comuni della Baronia. Questo permette agli abitanti di sfruttare i pascoli di montagna per l’allevamento dal quale ricavare formaggio e lana.</div>
<span class="storia"><<button [[Parlo con il mercante->Dialogo mercante]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, dimmi di più sulla cicerchia->La cicerchia]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-17.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Bè, a giudicare dal suo aspetto l'uomo con il carretto potrebbe essere un fornaio. In quest'epoca di solito esistevano pochi forni dove tutti portavano a cuocere il pane che facevano in casa. I fornai perciò erano un po' come i barbieri del tuo tempo, informati di tutti i pettegolezzi! Probabilmente saprà cosa sta succedendo e magari anche che fine ha fatto Messer Pietro...</div>
<span class="storia"><<button [[Seguo la scia di farina->forno]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-52.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="messer-pietro">
<source src="media/video/messer-pietro.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Avete finito con codesti bifolchi? Ho una certa fretta e non vi pago certo per le chiacchiere!" dice il ricco signore. Subito la guida mugugnando delle scuse a bassa voce si volta e senza una parola riprende il cammino. Fra un attimo scompariranno alla vista...</div>
<span class="storia"><<button [[Presto, seguiamoli!->di fronte alla porta]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-14.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Più che come un centro abitato, Castelvecchio è stato pensato come una vera e propria macchina di difesa, una fortezza, un castello inespugnabile. Ed è proprio questa l’impressione che offre da lontano, arroccato com’è su di un promontorio in posizione dominante e con le sue imponenti case-mura. Queste abitazioni erano tra loro collegate in modo che, in caso di attacco, i difensori potessero all'occorrenza spostarsi di casa in casa per combattere gli assalitori. In origine, per garantire una migliore difesa, queste case molto particolari avevano nel muro rivolto all’esterno soltanto delle piccole e strette feritoie nella parte più alta, aperture che servivano a colpire il nemico rimanendo protetti. Oltre queste mura, che fornivano una protezione frontale, c’erano anche delle vere e proprie torri di difesa sporgenti che permettevano di bersagliare gli assalitori tramite un tiro laterale, detto di fiancheggiamento. Nel borgo c’era persino un piccolo forte, in seguito trasformato nella chiesa di San Giovanni Battista. Era inoltre protetto per metà da mura con un percorso di guardia esterno (oggi via delle sentinelle) e per l’altra metà da un fossato. Si poteva entrare al paese fortificato solo da un ponte che era probabilmente levatoio e si trovava in corrispondenza dell’attuale portale d’ingresso del Palazzo del Capitano. Più tardi le porte divennero quattro, collocate in modo da coprire l’insieme della cinta di difesa: la Porta del Palazzo del Capitano, la Porta di Torre Maggiore, la Porta di San Martino, e la Porta Est alla fine della via centrale successivamente chiusa. Il borgo si allargò in seguito con la costruzione di altre case mura nei pressi della chiesa e di una torre semicircolare a guardia di una porta della quale restano soltanto poche pietre dell'arco.</div>
<span class="storia"><<button [[Mi incammino verso lo stretto passaggio->I due soldati]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-04.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="guida">
<source src="media/video/guida.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Il mio nome è Gualtiero se proprio ci tenete a saperlo, sono di queste parti, qui mi conoscono tutti, faccio da guida a questo gentil uomo." e così dicendo indica il suo compagno che, poco interessato a noi è intento ad osservare qualcosa fermo su di un lato della strada con espressione assorta.
"Messer Pietro è un signore molto importante sapete", riprende a voce più bassa, "è giunto da lontano percorrendo le vie che da Firenze portano fino qui ai Castelli della Baronia."</div>
<span class="storia"><<button [[Messer Pietro è un mercante?->sguardo sospettoso]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Che ci fate da queste parti?->sguardo sospettoso]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, raccontami della Baronia->Baronia]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-12.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="capitano">
<source src="media/video/capitano.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"In piedi canaglie! Pochi passi e siete già stanchi, forza, forza che nessuno vi veda così!" l'uomo è in piedi, le gambe larghe e le mani sui fianchi, abbaia ordini ai suoi soldati, i grandi baffi che fremono per lo sdegno...</div>
<span class="storia"><<button [[ Il vostro tempismo è un po' sospetto! (Continua con la storia)->Cos'era quella farsa?]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Bella esibizione, che precisione e che coordinazione!->Da giorni che ci esercitiamo]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-23.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo-pillola">
<source src="media/video/memo-pillola.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Come mai si può parlare del borgo di Castelvecchio Calvisio come di un castello fortificato? Oltre alle sue mura e alle sue torri di difesa, si trova in una posizione strategica, su un alto colle che gli permetteva di controllare il territorio per difendersi dai suoi nemici. Ma non solo! Castelvecchio faceva parte con i borghi vicini della Baronia di un complesso sistema di difesa che aveva come obiettivo il controllo dei pascoli montani. Su tutti i paesi svettava la Rocca di Calascio che, grazie alla sua eccezionale altitudine di 1460 metri sul livello del mare, permetteva di avvistare da lontano eventuali assalitori provenienti dalla costa Adriatica. Basta dare uno sguardo ad una carta geografica per rendersi conto che ben quattro dei cinque castelli della Baronia erano allineati e in contatto visivo tra di loro. In caso di attacco nemico potevano persino comunicare a grande distanza tramite l'utilizzo di fuochi e di specchi che riflettevano la luce del sole. In caso di assedio ad uno dei castelli gli altri sarebbero così venuti rapidamente in suo soccorso. Questo sistema si è dimostrato nel corso dei secoli molto efficace permettendo alla Baronia di difendersi e mantenere la propria autonomia anche nei confronti di un vicino scomodo come la città di Aquila.</div>
<span class="storia"><<button [[Torno a rivolgermi al soldato: "Il vostro tempismo era un po' sospetto."->Cos'era quella farsa?]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-05.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="capitano">
<source src="media/video/capitano.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Oggi?" l'uomo distoglie lo sguardo improvvisamente evasivo "Chi ha detto oggi? Nessuno. Nessun oggi, noi ci alleniamo così tutti i giorni, siamo sempre pronti a menar le mani noi!" aggiunge minaccioso scrocchiandosi le dita.</div>
<span class="storia"><<button [[In ogni caso il vostro tempismo era un po' sospetto...->Cos'era quella farsa?]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Eppure mi sembrava di aver proprio sentito un "oggi"->Come osate]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-25.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="capitano">
<source src="media/video/capitano.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">L'uomo smette di sbraitare e si volta sorpreso verso di noi, l'elmo che gli scivola sugli occhi "Cosa? Ahem vi ringrazio nobili signori", dice mentre si riassetta l'elmo, "sono giorni che ci esercitiamo per essere al meglio oggi, non è stato facile insegnare a questi lavativi un po' di disciplina! Ogni giorno gli ho fatto fare da qui a Rocca Calascio a marce forzate...e ritorno!" esclama tronfio.</div>
<span class="storia"><<button [[Perché che succede oggi?!->Perché che succede oggi?]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, Rocca Calascio sarebbe quel castello sulla montagna?->Centri allineati, punti di avvistamento]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-24.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo-sorpreso">
<source src="media/video/memo-sorpreso.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">L'uomo diventa improvvisamente ostile "Ma che blaterate? Pensate sia stata un farsa? Eseguiamo queste manovre ogni giorno alla stessa ora, è stato solo un caso se quel nobile signore si trovava proprio nel punto migliore dove vederle." e incrociando le braccia si volta sdegnosamente da un'altra parte, è chiaro che non ha più intenzione di parlarti.</div>
<span class="storia"><<button [[Non ci resta che proseguire->davanti alla chiesa]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-30.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="soldato">
<source src="media/video/soldato.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Bè un giorno il capitano arriva e ci fa: da oggi si cambia regime, la duchessa lo ordina, e poi blatera qualcosa del tipo che il giorno tal dei tali dovevamo essere pronti e noi tutti a dirci ma cosa dovrà mai succedere, perché qui è da un po' che non succede niente sapete? E da quel giorno non facciamo altro che correre di qua e di là, da Castelvecchio alla Rocca di Calascio e ritorno, ogni giorno, senza un attimo di pausa. Per fortuna che è finita!"</div>
<span class="storia"><<button [[Il vostro tempismo era un po' sospetto! (Continua con la storia)->Cos'era quella farsa?]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, Rocca Calascio sarebbe quel castello sulla montagna?->Centri allineati, punti di avvistamento]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-29.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="soldato">
<source src="media/video/soldato.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Salute a voi!" dice il soldato mentre si siede rumorosamente sul selciato e si slaccia lentamente il cinturone della spada per essere più comodo...</div>
<span class="storia"><<button [[Il vostro tempismo è un po' sospetto! (Continua con la storia)->Cos'era quella farsa?]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Che spettacolo, deve essere stata dura esercitarsi!->Visto che roba!]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-27.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="soldato">
<source src="media/video/soldato.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Il soldato ci guarda visibilmente soddisfatto "Visto che roba eh? E pensare che non lo avevamo mai fatto prima!"</div>
<span class="storia"><<button [[Come non lo avevate mai fatto prima?->La duchessa lo ha ordinato]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-28.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="capitano">
<source src="media/video/capitano.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Come osate mettere in dubbio la mia parola? Facciamo queste manovre ogni giorno alla stessa ora, è stato solo un caso se quel nobile signore si trovava proprio nel punto migliore dove vederle." e incrociate le braccia si volta da un'altra parte.</div>
<span class="storia"><<button [[Non ci resta che proseguire->davanti alla chiesa]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-26.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo-sorpreso">
<source src="media/video/memo-sorpreso.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Quando, ad un tratto, sentiamo qualcuno gridare: "Largo, largo, fate largo!" e veniamo spintonati dalla gente intorno a noi tanto da finire addosso alla bancarella di un mercante di stoffe che strillando cerca di salvare le sue preziose merci dalla rovinosa caduta.</div>
<span class="storia"><<button [[Che sta succedendo?->Carriola fornaio]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-49.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="fornaio">
<source src="media/video/fornaio.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Un uomo con un grembiule bianco, che spinge una carriola di legno strapiena di sacchi, procede facendosi largo con malagrazia tra la gente che cerca di trarsi in salvo per non essere travolta. La sua pancia imponente ondeggia ad ogni passo e le sue floride guance si gonfiano per lo sforzo. Lascia dietro di lui il vuoto e una striscia di polvere bianca che fuoriesce da uno dei sacchi. Cerchiamo con lo sguardo Messer Pietro, ma di lui, più nessuna traccia.</div>
<span class="storia"><<button [[Mi chino ad esaminare la polvere bianca->E' farina]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-50.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Senti la polvere tra le dita, la consistenza e l'aspetto sono inconfondibili, è farina!</div>
<span class="storia"><<button [[Memo, e adesso?->E adesso che si fa?]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-51.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo-pillola">
<source src="media/video/memo-pillola.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">La cicerchia è uno dei prodotti tipici di Castelvecchio tanto che, prima del terremoto dell'Aquila del 2009, le era dedicata persino la sagra del paese! Questo legume è una via di mezzo tra la lenticchia e il cece per forma e sapore. Si coltivava in quantità importanti a Castelvecchio perché ha la particolarità di adattarsi a terreni non molto fertili e di resistere tanto alla mancanza quanto a grandi quantità d’acqua. Si adatta per questo benissimo al clima di montagna. Dopo una fioritura primaverile che colora i campi di un colore bianco azzurrastro, la cicerchia viene raccolta nel mese di agosto. Grazie al suo sapore gustoso e all’alto valore nutrizionale, la cicerchia interessa sempre di più chi è attento alla qualità del prodotto, al suo impatto sull’ambiente e al rispetto delle antiche tradizioni.</div>
<span class="storia"><<button [[Parlo con il mercante->Dialogo mercante]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-18.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo-sorpreso">
<source src="media/video/memo-sorpreso.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Improvvisamente un rumore metallico e cadenzato riempie l'aria, un clangore come di pentole e padelle sbattute tra loro, inizialmente appena udibile sembra farsi sempre più forte!</div>
<span class="storia"><<button [[Che sta succedendo?->Plotone di soldati]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-19.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Che maleducato non mi sono presentato...il mio nome è Memo, lo spirito della memoria, esisto dalla notte dei tempi, ho viaggiato in tutte le epoche e ho conosciuto innumerevoli popoli e le loro storie.
Posso farti viaggiare attraverso i miei ricordi, nei tempi passati, ma ho bisogno del tuo aiuto!
Sto lentamente perdendo frammenti di memoria, perché in certi luoghi in pochi sono rimasti per ricordare e quando una storia non viene più raccontata, qualcosa si perde per sempre...</div>
<span class="storia"><<button [[Come posso aiutarti?->regole del gioco]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-02.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">In questo viaggio rivivrai uno dei miei ricordi del passato che sto quasi dimenticando e vivendolo mi aiuterai a ricostruirlo. Vestirai i panni di una persona di quel periodo, potrai parlare con i personaggi del tempo e scegliere dove andare e cosa fare. Ma non aver paura, io sarò sempre con te per guidare i tuoi passi.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->frammenti]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-03.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Non così in fretta, non puoi mica andartene in giro vestito così, non credi? Oggi viaggeremo nel Rinascimento italiano e non devi dare troppo nell'occhio. Tieni, metti questi abiti da contadino così non ti farai notare troppo!</div>
<span class="storia"><<button [[Indosso gli abiti da contadino->Intro storia narrata]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-06.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Improvvisamente squillano delle trombe dal suono argentino e i soldati, come fossero danzatori esperti, si esibiscono in un’elaborata manovra militare con tanto di bandiere, piroette e grida di battaglia. Ad un ordine secco del loro capitano si dispongono sull'attenti in due file ordinate. «Pero’!» sentiamo esclamare Messer Pietro «Impressionanti codesti soldati!»
"Avete ragione Messere, è perché si esercitano ogni giorno." gli risponde Gualtiero. Detto questo Messer Pietro e la sua guida proseguono passando nella stretta galleria addentrandosi sempre di più nel paese.</div>
<span class="storia"><<button [[Li seguiamo->I soldati si gettano a terra]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-21.mp3">
</audio> <video controls loop autoplay muted id="memo-pillola">
<source src="media/video/memo-pillola.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Il commercio della lana è stato in passato la vera fonte di ricchezza delle montagne abruzzesi e in particolare della zona di L'Aquila. La transumanza ha marcato il territorio della Baronia di Carapelle fin dalla preistoria. Enormi greggi con i loro pastori si spostavano su centinaia di chilometri dalle praterie di Campo Imperatore, dove pascolavano in estate, alle pianure del Tavoliere delle Puglie in inverno dal clima decisamente più clemente. Fino a pochi anni fa il pastore si incamminava sulle antiche vie lasciando per mesi la propria famiglia, accompagnato solo dai suoi cani e dalle sue pecore, con in mano il bastone ricurvo e in spalla pochi averi. Avrebbe dormito ogni notte in ripari di fortuna, a volte anche all’aperto, con un solo grande ombrello nero a ripararlo dai lampi e dalla pioggia, mangiando pane duro e poco formaggio. Le greggi si spostavano lungo i tratturi, vie d'erba larghe in certi tratti più di 100 metri. Dalle praterie di Campo Imperatore, scendevano da piccoli tratturi secondari, detti tratturelli, per raggiungere il più importante tratturo dell’Italia meridionale, il Tratturo Magno, lungo quasi 250 km che collegava L’Aquila a Foggia. Confluivano in Puglia diversi tratturi e ciascun paese possedeva una sua “locatione” ovvero dei terreni dove vivere e far pascolare le pecore in quei mesi. Con il tempo si svilupparono così stretti legami culturali, economici e religiosi con la Puglia favorendo addirittura la nascita di città commerciali lungo il tracciato dei tratturi. Per dare un’idea dell’importanza economica del fenomeno, nell’anno 1474 Calascio e Rocca Calascio, paesi vicini a Castelvecchio, contavano insieme 624 abitanti ma potevano portare in Puglia ben 94.070 pecore. Questi numeri diminuirono drasticamente in epoca moderna quando i pascoli si trasformarono in terreni agricoli fino a che la transumanza non scomparì totalmente nella metà del secolo scorso. Nel 2019, la transumanza è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio culturale immateriale dell’umanità riconoscendo il suo valore come di una tradizione che ha modellato le relazioni tra comunità, animali ed ecosistemi, dando origine a riti, feste e pratiche sociali che si ripetono ciclicamente da secoli.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua con la storia...->Prezzi stracciati]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-19.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Sparsi nell'avventura sono nascosti dei frammenti della mia memoria che potrai recuperare, quando vedrai un pulsante arancione mi fermerò un attimo nel racconto della storia per rivelarti la conoscenza ritrovata che era racchiusa in quel frammento. Quindi mi raccomando, esplora il più possibile e non temere di perderti!</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->premi]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-04.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Sei pronto a partire?</div>
<span class="storia"><<button [[Sono pronto!->Abiti contadino]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-05bis.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Oltrepassato l'arco una piccola piazzetta contornata su tutti i lati da alti edifici si apre davanti a noi, costellati da finestre e archi delle più varie dimensioni. In fondo, un altro arco oscuro si tuffa tra le case.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Rumore metallico]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-18.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Benvenuto viaggiatore,
Oggi partiremo per un'avventura attraverso il tempo, il nostro viaggio ci porterà in un'altra epoca, faremo un salto nella storia e scopriremo come le persone come te in quei tempi lontani. In questo magico viaggio nel tempo ti porterò a vivere i piccoli e grandi avvenimenti che hanno segnato la storia di un luogo.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Presentazione Memo]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-01.mp3">
</audio>
<video controls preload="metadata">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">La scia di farina del fornaio ci ha guidato all'interno del borgo facendoci passare sotto innumerevoli archi. Ovunque, le donne siedono sui gradini delle porte o nelle scure entrate impegnate nei più vari mestieri contadini. Siamo infine arrivati di fronte ad un edificio dove tre gradini conducono ad una porta più ampia delle altre.</div>
<span class="storia"><<button [[Mi guardo intorno->Davanti alla porta del forno]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, sembra che questo borgo abbia una forma particolare->Un borgo compatto dalla forma ellittica]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-54.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Nei vicoli che sbucano sulla via in cui ci troviamo, intravediamo lungo i lati ripide scalinate di pietra che arrivano fino ai piani più alti degli edifici. In una stradina laterale piena di queste scale esterne i contadini vanno su e giù come capre o scimmie. Ogni tanto una strana faccia scura con i capelli neri ci osserva da una porta o da una finestra. Il tempo di guardarci intorno che, davanti alla porta del forno, si è creata una fila di donne con in testa delle tavole di legno su cui sono adagiate bianche pagnotte.</div>
<span class="storia"><<button [[Entro nel forno->Entriamo nel forno]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Ci mettiamo in fila, un po' di educazione!->In coda]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, parlami di tutte queste strane scale->Scale, archi e barbacani, un'identità forte]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-55.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Una delle cose più affascinanti e misteriose del paese di Castelvecchio è la sua forma. Visto dall'alto sembra proprio un guscio di tartaruga per la sua geometria ellittica e per il fatto che le case sono tutte strette tra loro seguendo il pendio della collina. Non si trovano nel mondo altri esempi simili di una forma urbana come questa attentamente progettata e pianificata. È costituita da una via principale su cui si incontrano perpendicolarmente le strade laterali. Questo disegno regolare può essere un indizio del fatto che l’impianto medievale è stato creato sulla base di tracciati preesistenti di epoca romana. Il decumano, la strada principale che nelle città romane era la strada che andava da est a ovest, è infatti la via Borghi Archi Romani che attraversa il paese lungo l’asse maggiore e ne costituisce la spina dorsale. Questa strada si incrocia con delle vie più strette e con maggior pendenza su cui sorgono le case l’una accanto all’altra. I percorsi interni del borgo fortificato sono molto stretti non superando mai i 3 metri di larghezza e, se si esclude la piccola piazza di Torre Maggiore, non sono presenti ampi spazi aperti. Questa particolare configurazione urbanistica determina un borgo molto compatto che permette di proteggersi dagli attacchi nemici, dai venti gelidi invernali e di resistere meglio anche ai terremoti che hanno colpito più volte Castelvecchio nel corso della sua storia.</div>
<span class="storia"><<button [[Mi guardo intorno->Davanti alla porta del forno]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-20.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Saliti i pochi gradini dell'ingresso ci troviamo all'interno di un ampio ambiente caldo ed accogliente, un magnifico odore di pane appena sfornato ci invade le narici. Nottiamo che qui fa decisamente più caldo che fuori.</div>
<span class="storia"><<button [[Osservo l'ambiente->Descrizione forno]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-58.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="vecchia">
<source src="media/video/vecchia.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Ci accodiamo alla fila tra sguardi sorpresi e un po' perplessi, davanti a noi due donne anziane con il viso bruciato dal sole e le mani callose stanno chiacchierando fitto fitto tra loro. Mettersi in coda non è stata forse un'idea così malvagia, se tendiamo l'orecchio possiamo ascoltare i loro racconti...</div>
<span class="storia"><<button [[Ascolto cosa dicono->Racconto donne forno]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-56.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Le case del borgo erano organizzate in modo particolare: il piano terra era riservato a botteghe artigiane e magazzini mentre i piani superiori ad abitazioni a cui si accedeva grazie a ripide scale esterne. Queste sono composte da alti gradini che sono piuttosto stretti sino all’altezza di circa un metro e mezzo per poi allargarsi e consentire una salita più agevole. Questa ingegnosa soluzione permette un risparmio di spazio e il passaggio di uomini e animali nei vicoli molto stretti. Queste scale straordinarie poggiano su archi a tutto sesto che a loro volta sono sorretti da caratteristiche mensole di pietra “ad ala di uccello”, detti barbacani. Altra particolarità del borgo sono gli archi che, soprattutto nella via principale, coprivano in origine quasi del tutto la strada creando una lunga galleria. Questo aspetto rafforzava ancora di più l'impressione che si aveva di entrare in un castello più che in un paese e serviva a proteggere gli abitanti dalla pioggia, dalla neve e dal vento gelido della montagna. Nel 1914, la pittrice Estella Canziani descrive così la via principale: “La strada che ci stava di fronte era coperta da una specie di portico scuro che correva sotto le case, sostenuto da massicce travi pesanti. Le travi erano scure per il tempo ed il fumo. Si trovavano tutte ad altezze diverse ed a intervalli irregolari e gli ingressi avevano un aspetto più scuro che mai. Eravamo circondati dalle ombre.”</div>
<span class="storia"><<button [[Entro nel forno->Entriamo nel forno]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Mi metto in fila, un po' di educazione!->In coda]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-21.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="vecchia">
<source src="media/video/vecchia.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"...mi si chiudono gli occhi Peppì, casco dal sonno ti dico!" sta dicendo una delle due "Ma perché, che hai fatto ieri notte Caterì? Tuo marito non ti fa dormire?" risponde Peppina ammiccando, "Ma che dici? Non è questo! È da un po’ di giorni che la mia nipotina non vuole più mangiare ed è diventata magra magra, la vedessi! Tutti quelli che sono venuti a trovarla hanno detto che era perché le venivano le streghe!" dice Caterina, "Quindi avete dovuto fare le nove notti?" le chiede l’altra "Si, per forza! Sono già sette notti che non dormiamo per vegliare la bambina. La notte si sentono certi versacci da far tremare dalla paura, poi, come se qualcuno grattasse alla porta con degli artigli. Sono le streghe che vogliono succhiare la bambina!" conclude. "Ti capisco, anche al nostro cavallo che lo trovavamo ogni mattina con la criniera piena di trecce, lo abbiamo sorvegliato nove notti di seguito senza mai dormire ed è guarito! Coraggio che è quasi finita. Dopo nove notti, le streghe non tornano più e vedrai che tua nipote starà meglio."</div>
<span class="storia"><<button [[La fila è finita, entro nel forno->Entriamo nel forno]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, come era la vita di queste donne?->Vita dal monte al piano]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-57.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo-pillola">
<source src="media/video/memo-pillola.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">I più di 1000 metri di altitudine che regalano a Castelvecchio il suo fascino e i suoi panorami mozzafiato, hanno anche un rovescio della medaglia: gli inverni rigidi. I vicoli stretti e la forma compatta del paese non riescono del tutto ad isolarlo dalle bufere ghiacciate che fischiano nelle notti fredde d’inverno. Quando il borgo era ancora popolato da numerosi contadini, queste condizioni rendevano durissima la vita quotidiana nel paese. Per questo, prima del freddo, verso la fine dell’autunno, una parte degli abitanti si trasferiva in un'altra località più in basso proprio nel periodo di raccolta delle mandorle, delle noci, dell’uva o delle olive. Anche per gli animali queste condizioni non erano sopportabili, così tanti pastori raccoglievano il poco che avevano e scendevano lungo i sentieri scoscesi con le loro pecore. I più poveri si rifugiavano in grotte naturali scavate nella roccia e trasformate in abitazione come meglio si poteva. I più fortunati, invece, raggiungevano i loro casali di campagna. È difficile da immaginare ma, ancora fino agli inizi del Novecento, le donne d’inverno vivevano nelle grotte, aspettando fino alla sera i mariti tornare dalle loro fatiche. Con la ricomparsa delle belle giornate si risaliva finalmente su in paese. Il ritorno coincideva con la Festa di San Giuseppe del 19 marzo quando tutte le famiglie si riunivano e festeggiavano con grandi banchetti l'essersi ritrovati e l’arrivo della primavera. Oggi, di questi spostamenti periodici rimangono solo tracce sul territorio nelle grotte e nei tanti casali abbandonati che fanno capolino tra gli ulivi, ma soprattutto rivivono nei racconti orali tramandati di generazione in generazione.</div>
<span class="storia"><<button [[La fila è finita, entro nel forno->Entriamo nel forno]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-22.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Si tratta di un vasto spazio rettangolare coperto da un'ampia volta a botte annerita dal fumo. Un lungo bancone di legno, su cui sono allineate alcune pagnotte di pane appena sfornate, corre su uno dei lati lunghi. In fondo un uomo, il nostro fornaio, è al lavoro sull'unico forno che si apre nella parete, le sue guance arrossate dal caldo del fuoco. A pochi passi da noi sono ammucchiati ordinatamente i sacchi di farina. Il panettiere è distratto.</div>
<span class="storia"><<button [[Mi avvicino al fornaio->Il fornaio prepara la festa]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Magari riesco ad assaggiare un pezzettino di pane!->Rubo pane]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-59.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="fornaio">
<source src="media/video/fornaio.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Allora cosa volete? Non ho tempo da perdere in chiacchiere io, ho una montagna di lavoro da sbrigare per la festa di questa sera!" ci apostrofa non appena ci avviciniamo senza smettere di armeggiare con il pane...</div>
<span class="storia"><<button [[Quale festa? (Continua con la storia)->Quale festa?]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Avete visto Messer Pietro in giro?->Messer chi?]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-62.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="fornaio">
<source src="media/video/fornaio.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Passo dopo passo ti muovi verso il tavolo, la tua mano si avvicina lentamente ad un panetto dalla forma perfetta, ci siamo quasi, giusto un altro pochino...
"Ehi tu! Giù le mani dal mio pane!" senti gridare il panettiere...</div>
<span class="storia"><<button [[Ahem mi è sembrato di vedere un topo! (Fai sciò sciò con la mano)->il fornaio non sembra convinto]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Scusate non ho saputo resistere alla magnificenza del vostro pane!->il fornaio non sembra convinto]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-60.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="fornaio">
<source src="media/video/fornaio.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Il fornaio ti scruta da lontano con espressione severa, non sembra molto convinto dalle nostre parole, "Si sarà come dici, ma non toccate niente!" dice e torna alle sue faccende dandoci di nuovo le spalle.</div>
<span class="storia"><<button [[Mi avvicino al fornaio->Il fornaio prepara la festa]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-61.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="fornaio">
<source src="media/video/fornaio.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Come, non lo sapete? Dovete essere l'unico! Ci sarà un grande banchetto questa sera. Si dice che ci sarà un ospite importante e la nostra signora Costanza vuole fare le cose in grande per una volta e ha ordinato proprio a me, Odoardo, il miglior fornaio di Castelvecchio (nonché l'unico) di provvedere al pane e ai dolci!"</div>
<span class="storia"><<button [[Chi è questa Costanza?->Costanza]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-65.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="fornaio">
<source src="media/video/fornaio.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Messer chi? Non conosco nessuno con quel nome qui in paese, ma se è un gran signore sicuramente sarà alla festa di questa sera..."</div>
<span class="storia"><<button [[Insisto: "Avete parlato di una festa?"->Quale festa?]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Perché fate pani così diversi tra loro?->Risposta sgarbata]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-64.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="fornaio">
<source src="media/video/fornaio.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Mi sembrava di avervi detto che non ho tempo da perdere con domande inutili!" risponde sgarbatamente.</div>
<span class="storia"><<button [[Insisto: "Avete parlato di una festa?"->Quale festa?]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, dimmi tu come veniva fatto il pane in quest'epoca?->Grani antichi]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-63.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo-pillola">
<source src="media/video/memo-pillola.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">A Castelvecchio c’erano diversi frantoi utilizzati per la spremitura delle olive ma che, cambiando le macine, potevano essere usati anche per il grano come dei normali mulini. Gli abitanti preparavano il pane in casa dalla farina macinata e poi lo portavano tutti insieme a cuocere al forno. Questo antico forno che risale al Cinquecento si trova sulla strada principale del paese ed è incredibilmente tuttora funzionante dopo 500 anni! Era un forno collettivo e addirittura fino agli anni 40 del secolo scorso era utilizzato quotidianamente. A Castelvecchio si macinava e si coltivava, tra gli altri, il grano di solina. La solina è un tipo di grano tenero unico in Italia caratteristico delle montagne abruzzesi e coltivato in particolare sulle alture del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. In uso fin da tempi antichissimi, la solina è detta popolarmente: "la mamma di tutti i grani”. In grado di resistere a lungo sotto la neve e al freddo intenso, può essere coltivata dai 600 ai 1400 metri. Anzi, maggiore è l’altitudine, migliore è la qualità. Dal grano di solina si ricava una farina ideale per la preparazione del pane casereccio e della pasta fatta in casa. La sua coltivazione, però, è impegnativa: i terreni montani sono difficili da raggiungere e da lavorare; le coltivazioni devono essere alternate ad altre colture. I tempi di attesa sono lunghi e la resa non elevata. Nonostante queste difficoltà ancora oggi si continua ad usare la solina per diversi prodotti, preservando una tradizione antica di rispetto per la biodiversità delle colture e per le particolarità locali.</div>
<span class="storia"><<button [[Insisto: "Avete parlato di una festa?"->Quale festa?]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-23.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="fornaio">
<source src="media/video/fornaio.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Monna Costanza è la signora di queste terre, anche se si dice non se la passi troppo bene ultimamente..."</div>
<span class="storia"><<button [[Quali sono le voci che girano?->Pettegolezzi]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, chi era questa Costanza?->Pillola Costanza]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-66.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="fornaio">
<source src="media/video/fornaio.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Gli occhi di Odoardo si illuminano pregustando il racconto del succoso pettegolezzo: "Si dice", fa una pausa di effetto, "che suo marito Alessandro spenda i soldi in gioco e prostitute, che sia un bestemmiatore, un eretico e che le abbia messo le corna non poche volte!" fa un'altra pausa preparandosi al colpo di grazia, "Pare, inoltre, che la povera Costanza abbia contratto un enorme debito!" e detto questo si ferma a scrutare la nostra reazione.</div>
<span class="storia"><<button [[Torniamo a noi, come sarà questa festa?->Banchetto importante]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-67.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo-pillola">
<source src="media/video/memo-pillola.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Costanza Piccolòmini d’Aragona, Duchessa di Amalfi, era l'unica figlia di Innico e Silvia e la sola erede della prestigiosa e ricca famiglia dei Piccolòmini. Aveva ereditato dalla madre un vasto Stato feudale e un ricco patrimonio. Nel 1579, anno nel quale si svolge il nostro racconto, aveva 26 anni e a 18 era stata costretta dalla famiglia a sposare suo cugino Alessandro. Non è difficile capire come poteva sentirsi la giovane Costanza nell’essere costretta a sposare un cugino, che conosceva appena e che oltretutto aveva già una cattiva fama. Alessandro infatti dopo aver dilapidato tutto il suo ricco patrimonio nel gioco d'azzardo e in altri divertimenti, si diede a pratiche magiche e sortilegi, tanto da subire un processo per bestemmie ereticali da parte del Sant'Uffizio. Venne per questo incarcerato per 12 anni a Castel dell'Ovo a Napoli e poi per altri 10 nel Castello dell'Aquila. In quegli anni Costanza, nonostante amasse molto le terre abruzzesi, dovette vendere per debiti il feudo di Capestrano che comprendeva le terre della Baronia di Carapelle. Costanza riuscì dopo mille difficoltà ad ottenere dal papa l'annullamento del suo matrimonio. Fu costretta a mostrare pubblicamente le miserie di un matrimonio infelice e costellato di tradimenti e umiliazioni. Riuscì a liberarsi del marito soltanto a dure condizioni: dovette cedergli il Ducato di Amalfi e concedergli un vitalizio di 2400 ducati annui.
Nel 1596, Costanza, amareggiata e rattristata, prese i voti diventando monaca dell'Ordine delle Clarisse nel Monastero di Santa Maria della Sapienza a Napoli. Voleva forse trovare rifugio e riposo nella solidarietà di una comunità tutta femminile. Negli ultimi anni della sua vita fece molte donazioni generose tra cui il palazzo Piccolòmini di Roma all'ordine dei Teatini, da cui sorgerà la grandiosa chiesa di Sant’Andrea della Valle. In tal modo, Costanza volle assicurarsi che il nome della famiglia Piccolòmini, che si andava disgregando sotto i suoi occhi per mancanza di discendenti diretti, rimanesse nella memoria.
Si spense nel 1610 a Napoli all'età di 57 anni, seguita sette anni più tardi dall'ex marito Alessandro.</div>
<span class="storia"><<button [[Quali sono le voci che girano su Costanza?->Pettegolezzi]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-24.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="fornaio">
<source src="media/video/fornaio.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Ci sarà un grande banchetto! Le preparazioni fervono al palazzo del Capitano, hanno messo al lavoro tutto il paese! La nostra Signora ha invitato tutta la gente che conta della Baronia e oltre, per questo mi tocca sgobbare come un mulo, e ora se non vi dispiace..." e così dicendo ci indica bruscamente la porta.</div>
<span class="storia"><<button [[Un'ultima cosa, dov'è il palazzo del Capitano?->non sono una guida]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-68.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="fornaio">
<source src="media/video/fornaio.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"È piuttosto semplice, basterà seguire la folla di cortigiani, saltimbanchi, musici, danzatori, perdigiorno e chi più ne ha più ne metta, ma ora andate forza, non ho tempo da sprecare a farvi da guida."</div>
<span class="storia"><<button [[Ho capito, me ne vado->palazzo del Capitano]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-69.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Seguendo il flusso continuo di persone di ogni tipo che si dirige al banchetto, siamo usciti dalle mura e arrivati in un ampio spazio che si apre su di un magnifico panorama dominato dall'eterea sagoma di Rocca Calascio che sembra nascere dalla roccia stessa. Un palazzo più alto degli altri troneggia sulle case intorno, un ponticello di pietra supera un fossato e lo collega ad una spianata erbosa. E sulla spianata...</div>
<span class="storia"><<button [[Cosa c'è?->Descrizione banchetto]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, parlami del palazzo del Capitano->Palazzo del capitano]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-70.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Sulla spianata erbosa, abbellita da arazzi e tappeti lussuosi, sono disposti lunghi tavoli imbanditi. Sono coperti da tovaglie di stoffe ricchissime e variopinte. Ad intervalli regolari sono disposte accuratamente saliere e posate d'argento, bicchieri in vetro di Murano e ceramiche di Castelli decorate nei modi più strabilianti. Diversi convitati vestiti riccamente stanno già prendendo posto, accompagnati dal suono dei musici, mentre una schiera di curiosi, persone di umili origini a giudicare dai vestiti, si affolla tutta intorno...</div>
<span class="storia"><<button [[Andiamo anche noi al banchetto!->Bloccati dalle alabarde]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-71.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Non ci sono molte certezze sulle origini del cosiddetto Palazzo del Capitano, sulle sue trasformazioni o sui proprietari che nel tempo lo hanno abitato. Con le case al suo fianco faceva parte delle mura difensive del paese. Il portale del palazzo era in origine uno dei quattro ingressi al borgo fortificato di Castelvecchio ed era preceduto da un ponte levatoio che permetteva di superare un profondo fossato che proteggeva questa parte più esposta del paese. Sulla chiave di volta di questo grande portale è scolpito un leone rampante, stemma degli Acquaviva, famiglia nobile che dominava il borgo nel 1300.
Diverse altre famiglie nobili si sono succedute nella proprietà del palazzo come i Piccolòmini, i Medici di Firenze e i Corsi, trasformandolo nel corso dei secoli. Anche i vari terremoti che hanno colpito regolarmente la zona hanno contribuito a modificarne l'aspetto, soprattutto quello del 1703. Dopo quest'ultimo probabilmente si chiuse il vicolo che portava dall'interno del paese alla Porta del Ponte Levatoio.
Nella tradizione popolare si racconta che i condannati a morte venivano gettati in un profondo pozzo dei supplizi dal quale sporgevano, dalle pareti e dal fondo, delle lame affilate.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Descrizione banchetto]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-25.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="soldato">
<source src="media/video/soldato.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Ci incamminiamo verso i tavoli con l'acquolina in bocca ma veniamo bloccati rudemente dalle alabarde incrociate di due guardie.
"Il vostro invito signore." dice secco uno dei due uomini.</div>
<span class="storia"><<button [[Cerco l'ispirazione per una scusa->Vedo Messer Pietro]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-72.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Oltre le alabarde incrociate, due uomini stanno conversando amabilmente. Ma si, sono proprio Messer Pietro e la sua guida Gualtiero! Inoltre, ora che lo osservi meglio, il soldato che ha parlato sembra avere un aspetto alquanto familiare...</div>
<span class="storia"><<button [[Dico indicando Messer Pietro: "Sono al suo servizio."->Indico Messer Pietro]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Mi rivolgo al soldato: "Ma io ti conosco!"->Il soldato mi riconosce]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-73.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="soldato">
<source src="media/video/soldato.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Il giovane soldato si volta ed ha un sussulto quando vede chi stai indicando "Proprio lui eh?" dice guardando Messer Pietro.</div>
<span class="storia"><<button [[Provo ad ingannarlo: "Si, sono il suo servitore."->Perché vi siete separati?]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-75.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="soldato">
<source src="media/video/soldato.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Il soldato sorride nel riconoscerti "Scusate non vi avevo visto bene in mezzo a tutto questo trambusto."</div>
<span class="storia"><<button [[Provo ad ingannarlo: "Sono al servizio di Messer Pietro, ricordate?"->Perché vi siete separati?]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-74.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="soldato">
<source src="media/video/soldato.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Il giovane soldato si guarda intorno spaventato, sa infatti, che i nobili signori sono facilmente irritabili e non è il caso di importunarli con questioni di poco conto.
"Avete proprio ragione, meglio lasciarlo in pace, d'accordo potete passare." e cosi detto si fa da parte...</div>
<span class="storia"><<button [[Vado al banchetto->Entro nel banchetto]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-77.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Su due lunghi tavoli disposti uno di fronte all'altro, decine di uomini e donne si stanno affrettando a prendere posto. In fondo è posizionato un tavolo più piccolo su di un palchetto rialzato, una giovane donna è seduta al centro e poche persone sono ai suoi lati, tra cui anche Messer Pietro.</div>
<span class="storia"><<button [[Mi siedo insieme agli altri invitati ai tavoli->Mi siedo insieme agli altri invitati alle tavolate.]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Raggiungo Messer Pietro al tavolo ristretto->Raggiungo Messer Pietro al tavolo ristretto.]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-78.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Troviamo posto senza difficoltà al tavolo preso d'assalto da una masnada di mercanti, borghesi, artigiani e nobilucci che si scambiano dicerie ed elaborano le teorie più strampalate sul banchetto, sulla duchessa Costanza e il suo ospite misterioso.
Ad un tratto uno squillo acuto di trombe fa piombare il silenzio nella piazza...</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Si annuncia la duchessa]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-79.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="costanza">
<source src="media/video/costanza.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">I commensali di questo tavolo sembrano di un rango ben diverso, come dimostrano lo sfoggio di gioielli preziosi, le sete colorate, i mantelli di pelliccia e i ricchi copricapi piumati. Tra tutti loro, spicca la figura della giovane donna vestita con un elegante abito di velluto rosso. I capelli raccolti sul capo in una elaborata acconciatura inquadrano un viso pallido dai tratti fini ed un collo delicato abbellito da collane preziose. La donna è seduta al centro del tavolo, saluta gli ospiti che ad uno ad uno vanno a renderle omaggio. Sorride con un sorriso cortese ma sul suo viso di ragazza ci sembra di scorgere un'ombra di malinconia...Deve essere la signora di questi luoghi, Costanza.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Parlano a bassa voce]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-80.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Mentre la guardi affascinato, Messer Pietro le si avvicina a baciarle la mano e i due iniziano a parlare fitto fitto a bassa voce.</div>
<span class="storia"><<button [[È la nostra occasione, mi siedo mentre Messer Pietro è impegnato->Squillo]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-81.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo-sorpreso">
<source src="media/video/memo-sorpreso.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Ad un tratto uno squillo acuto di trombe fa piombare il silenzio...</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Si annuncia la duchessa]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-82.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Tra il brusio degli invitati e del popolo curioso che si è radunato ai margini del banchetto, un banditore annuncia a gran voce: "La nostra signora Costanza Piccolòmini d'Aragona, quinta Duchessa di Amalfi, Marchesa di Capestrano, Contessa di Celano e Gagliano, Baronessa di Balsorano, Baronessa di Carapelle, Baronessa di Pescina, Signora dell’Isola di Nisida, Ravello, Minori e di Tramonti..." e continua così ancora per un po'...</div>
<span class="storia"><<button [[Vediamo Costanza alzarsi->Benvenuto di Costanza]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-83.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="costanza-felice">
<source src="media/video/costanza-felice.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Benvenuti a questo magnifico banchetto che, come spesso accade, ho voluto offrirvi, oggi però, abbiamo un ospite eccezionale! Questi è il nobile Messere Pietro da Firenze che ha compiuto un lungo viaggio solo per venire a farmi visita e per conoscere queste mie magnifiche terre." conclude.
Un vociare si leva dalla folla, "Allora è lui!" dicono alcuni sottovoce, "Ma veramente sono anni che non si fa una festa." bisbigliano altri...
Con un breve squillo di tromba il banditore riporta il silenzio.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Brindisi Costanza]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-84.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="costanza-felice">
<source src="media/video/costanza-felice.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Ma ora basta con i discorsi, che si mangi, si beva e si stia allegri, chi vuol esser lieto sia!" riprende Costanza levando il calice.</div>
<span class="storia"><<button [[Brindo anche io alla sua salute->Si mangia, si beve]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-85.mp3">
</audio>
<video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Le portate si susseguono una dopo l'altra e sembrano non finire mai: piatti caldi e freddi, insalate e frutti di tutti i tipi serviti con fantasiose coreografie. Primi piatti di maccheroni e pasta zuccherati e speziati, molto diversi da quelli a cui siamo abituati nell'Italia di oggi. Su tutto domina infatti il sapore agrodolce che univa gusti contrastanti. Tra una portata e l'altra si inganna l'attesa ascoltando musicisti che suonano e cantano mentre uno sciame di servi cambia le stoviglie e persino le tovaglie. Anche il vino scorre a fiumi e, arrivati ai secondi piatti, alcuni dei commensali iniziano ad accusare la fatica. Qualcuno sonnecchia, qualcuno russa senza ritegno con la bocca aperta, altri sono impegnati in conversazioni non proprio coerenti con il proprio vicino.</div>
<span class="storia"><<button [[Costanza e Messer Pietro che fanno?->Costanza e Pietro spariti]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, quali sono le ricette tipiche di oggi?->Ricette al contrario]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-86.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo-sorpreso">
<source src="media/video/memo-sorpreso.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Guardi verso il loro posto, ma dei due più nessuna traccia...Come abbiamo fatto a distrarci? Oh, giusto, il vino...</div>
<span class="storia"><<button [[Presto andiamo a cercarli!->Li trovo]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-87.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo-pillola">
<source src="media/video/memo-pillola.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Le condizioni di vita estreme, tra inverni rigidi e faticoso lavoro nei campi e nei pascoli, hanno profondamente influenzato la cucina di Castelvecchio. I piatti sono infatti sostanziosi e a base di ingredienti provenienti dal mondo dell’agricoltura e della pastorizia. L’isolamento di Castelvecchio ha portato allo sviluppo di ricette uniche e peculiari che si discostano dalle ricette simili abruzzesi per una particolarità. Diversi piatti dolci tradizionali sono stati infatti totalmente reinterpretati dai castelvecchiesi in piatti non più dolci ma salati creando un sorprendente ed inaspettato sapore. Tra le ricette più significative ricordiamo: la ricotta schianta (ricotta di pecora mescolata con aceto rosso, pepe e peperoncino), i fillacchi (fichi lessati e fritti con pancetta e asparagi selvatici amalgamati con pecorino e uova), il fegato dolce (fegati di agnello fritti con un impasto di uovo e zucchero serviti insieme a fette di arancia) ed ancora le ferratelle salate. Questi sapori così unici potrebbero derivare direttamente dal modo di cucinare medievale oltre che dalla evidente difficoltà di reperire alcune materie prime in questi territori.</div>
<span class="storia"><<button [[Costanza e Messer Pietro che fanno?->Costanza e Pietro spariti]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-26.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Ci alziamo dal tavolo e li cerchiamo dappertutto. Eccoli là finalmente! Se ne stanno soli soli tra le ombre del ponticello a parlottare tra di loro.</div>
<span class="storia"><<button [[Mi avvicino cercando di non farmi notare->Sento la conversazione]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Mi avvicino interrompendo la loro conversazione->Interrompo la conversazione]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-88.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Camminando lentamente e tenendoti lontano dalla vista riesci ad accostarti ad un muro vicino da cui puoi origliare quanto si dicono.</div>
<span class="storia"><<button [[Ascolto->Ascolta]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-89.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Mentre ti stai avvicinando, riesci ad origliare un pezzo della loro conversazione.</div>
<span class="storia"><<button [[Ascolto->Ascolta]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-90.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"...non posso negare che codeste vostre terre abbiano qualche qualità", sta dicendo Messer Pietro, "ma a quel prezzo? Non penso che il mio signore sarebbe disposto a sborsare una somma simile! Per un posto così isolato poi, e mal difeso per giunta!" conclude.
"Penso che abbiate visto quest'oggi che le mie terre sono tutt'altro che sguarnite di buoni soldati." ribatte Costanza piccata.</div>
<span class="storia"><<button [[Esco allo scoperto: "Avete ragione voi mia signora, che spettacolo militare quello di oggi."->A favore di Costanza]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Esco allo scoperto: "Avete ragione voi Messer Pietro, lo spettacolo di oggi era una farsa!"->A favore di Messer Pietro]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-91.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="messer-pietro">
<source src="media/video/messer-pietro.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"E voi chi diavolo sareste? È una conversazione privata questa!" esclama sorpreso Messer Pietro, "Andatevene prima che metta mano alla spada!"</div>
<span class="storia"><<button [[Sono un fedele servitore della duchessa da molti anni->Duchessa sorpresa]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-93.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="costanza">
<source src="media/video/costanza.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"E voi chi sareste? È una conversazione privata questa!" esclama sorpresa Costanza, "Andatevene prima che chiami le mie guardie."</div>
<span class="storia"><<button [[Sono un fedele servitore di Messer Pietro da molti anni->Messer Pietro sorpreso]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-92.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="messer-pietro">
<source src="media/video/messer-pietro.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">È chiaro che Messer Pietro è sorpreso quanto la donna della tua comparsa e della tua affermazione, ma subito coglie al volo l'occasione di avere un vantaggio inatteso, "Si si quest'uomo è con me ovviamente, è il mio fidatissimo...ahem...Guido, si Guido, anche lui al servizio della famiglia dei Medici da generazioni.", dice indicandoti. "Ma non è questo il punto, è come dice lui, il vostro esercito è inqualificabile, quei soldati non reggerebbero due minuti in una vera battaglia! La vostra Baronia di Carapelle non può che valere 70.000 ducati al massimo." conclude Messer Pietro con voce sprezzante.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Costanza ostile]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-94.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="costanza">
<source src="media/video/costanza.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">È chiaro che Costanza è sorpresa quanto l'uomo della tua comparsa e della tua affermazione, ma subito coglie al volo l'occasione di avere un vantaggio inatteso, "Si si quest'uomo è con me, ovviamente, è il mio fidatissimo...ahem...Guido! È al servizio della famiglia dei Piccolòmini da generazioni." dice indicandoti. "Ma non è questo il punto, è come dice lui, il nostro esercito è formidabile! La mia Baronia di Carapelle vale ben più della vostra ridicola offerta di 70.000 ducati." conclude la Duchessa con voce sprezzante.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Costanza ti guarda con simpatia]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-95.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="costanza">
<source src="media/video/costanza.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Costanza ora ti guarda con aperta ostilità, "Eppure dalle sue lettere il vostro signore Francesco de’ Medici, Granduca di Toscana, non mi pareva così poco interessato come volete farmi credere voi." dice "Cosa mi dite allora della nostra pregiata lana? Preferireste continuare ad acquistarla a caro prezzo dai mercanti inglesi o dalle fiandre? Per non parlare dello zafferano moresco!"</div>
<span class="storia"><<button [[Intervengo a favore di Costanza: "So che con la lana Carfagna si fanno i migliori abiti delle corti di Europa!"->A favore di Costanza 2]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Intervengo per Messer Pietro: "I Medici hanno importato da secoli la lana, possono continuare a farlo!"->A favore di Messer Pietro 2]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-96.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="costanza-felice">
<source src="media/video/costanza-felice.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Costanza ora ti guarda con aperta simpatia, "Inoltre dalle lettere del vostro signore Francesco de’ Medici, Granduca di Toscana, non mi pareva così poco interessato come volete farmi credere voi." dice "Cosa mi dite allora della nostra pregiata lana? Preferireste continuare ad acquistarla a caro prezzo dai mercanti inglesi o dalle fiandre? Per non parlare dello zafferano moresco!"</div>
<span class="storia"><<button [[Intervengo a favore di Costanza: "So che con la lana Carfagna si fanno i migliori abiti delle corti di Europa!"->A favore di Costanza 2]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Intervengo per Messer Pietro: "I Medici hanno importato da secoli la lana, possono continuare a farlo!"->A favore di Messer Pietro 2]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-97.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="messer-pietro">
<source src="media/video/messer-pietro.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Costanza sembra felice del tuo appoggio, mentre l'uomo ti rivolge un'occhiata carica d'odio che sembra volerti dire, "A che gioco stai giocando marrano?"
"D'accordo, si, ve lo concedo, tuttavia non posso offrirvi più di, diciamo, 90.000 ducati, e poi, Madama, girano certe voci, lei mi capisce vero..."</div>
<span class="storia"><<button [[Intervengo a favore di Costanza: "Vi riferite ai presunti debiti? Sono soltanto voci infondate!"->ok Messer Pietro]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Intervengo a favore di Messer Pietro: "Vero, si dice che abbiate non pochi debiti da regolare!"->ok Costanza]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-99.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="messer-pietro">
<source src="media/video/messer-pietro.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Costanza sembra in difficoltà ora sotto i vostri attacchi combinati, ma Messer Pietro si prepara al colpo di grazia. "Pertanto non posso offrirvi più di, diciamo, 90.000 ducati, e poi, Madama, girano certe voci, lei mi capisce..." dice con un sorriso maligno.</div>
<span class="storia"><<button [[Intervengo a favore di Costanza: "Vi riferite ai presunti debiti? Sono soltanto voci infondate!"->ok Messer Pietro]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Intervengo a favore di Messer Pietro: "Vero, si dice che abbiate non pochi debiti da regolare!"->ok Costanza]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-98.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="messer-pietro">
<source src="media/video/messer-pietro.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"D'accordo, d'accordo", dice il nobil uomo, "non bisogna far affidamento sulla maldicenza del popolo, perdonate l'insolenza mia signora." e detto questo china il capo cortesemente.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Proposta finale Messer Pietro]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-100.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="costanza">
<source src="media/video/costanza.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Costanza sembra veramente aver accusato duramente il colpo basso, "Messere voi mi offendete! Non bisogna far affidamento sulla maldicenza del popolo." dice a denti stretti incrociando le braccia risentita.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Proposta finale Messer Pietro]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-101.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">A questa affermazione segue un silenzio carico di tensione mentre ognuno scruta l'altro cercando di capire chi cederà per primo. Ma ormai entrambi sono esausti dalla lunga trattativa e si vede che vorrebbero solo farla finita e tornare al banchetto. Messer Pietro però, ha sulle gambe la fatica del viaggio e della giornata estenuante, ed è proprio lui il primo a rompere il silenzio.
"Tutto sommato, considerando quello che ho avuto modo di vedere durante il mio viaggio", comincia lentamente, "penso che il mio signore Francesco possa arrivare ad offrire alla Signoria Vostra una cifra intorno ai 100.000 ducati d'oro, cosa ne dite Madama?"
Costanza sembra trattenere a stento un sospiro di sollievo.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->Accordo finale]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-102.mp3">
</audio>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">"Penso che intorno a queste cifre possiamo iniziare a ragionare su un accordo." dice senza riuscire a mascherare la sua soddisfazione. Poi ci sorride "Adesso basta parlare di queste cose, è stata una lunga giornata, torniamo al banchetto, chi vuol esser lieto sia!"
"Del doman non v'è certezza" risponde Messer Pietro con un mezzo sorriso. I due si avviano insieme verso il loro tavolo con passo più leggero.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->cade una lettera]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Memo, ci sono prove di questa vendita?->Testo ufficiale]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-103.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Li osserviamo mentre si allontanano parlando amichevolmente come dei vecchi amici. Mentre stiamo per seguirli al banchetto, noti che dalla borsa da viaggio di Messer Pietro è caduto un foglio di carta, non sembra essersi accorto di nulla...</div>
<span class="storia"><<button [[Corro a restituirgli il foglio->rido il foglio]]>><</button>></span>
<span class="storia"><<button [[Raccolgo il foglio per leggerlo->raccolgo il foglio]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-105.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Ma certo, ecco un testo ancora oggi conservato negli archivi di Firenze della famiglia Medici che testimonia gli eventi che hai appena vissuto:
"Il Marchesato di Capestrano e tante terre di Carapelle nel regno di Napoli si comperorno per il Sr.mo Gran Duca dalla Sig.ra Gostanza Piccolòmini d’Aragona duchessa di Malfi per mano di Francesco Biffoli di Napoli l’anno 1579 per ducati 106 mila che furono depositati ducati 50 mila nel Banco di Composta e Corcionii, ducati 56 mila in Banco di Calamanza e Pontecorvo come negli atti di tali depositi e per contratto rogato in Napoli per notaio GiovanFrancesco Damiano in giugno di detto anno; e ducati 2454 importorno i donativi, ed altre spese per tal conto tutto a moneta di Napoli di carlini che costorno ducati 99180."</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->cade una lettera]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-104.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Messer Pietro si volta e vedendoti con il foglio di carta te lo strappa dalle mani senza nemmeno ringraziare.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->quasi fine]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-106.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Apri l'involucro. Si tratta di una lettera scritta con una grafia sottile ed elegante è firmata da un tale Avvocato Matteo Mercati che recita cosi:
"Questo marchesato di Capestrano lo possede oggi la duchessa da Malfi di Casa Piccolòmini, è nella provincia di Abruzzo, vicino a Roma, a 40 o 50 miglia, è vicino all'Aquila e vicino a Sulmona. L'entrate sono come si vede tutto di stento, ma come lo Stato è stato in mano di donne, con buon governo si accrescierebbero molto più le entrate. Ha amplissimi privilegi. Gode di Jus Patronati da ducati 1.500 incirca che ne può disporre il signore a suo buono placito. (...)
Li danari vanno a creditori anteriori che è compra sicura, e sono 100 anni incirca che fu comprato da Antonio Piccolòmini, nipote di Papa Pio secondo e genero di Re Ferrante Vecchio, il quali li fecie privilegij amplissimi.
Li fuochi delle Terre di questo Stato sono 1.700 incirca, ma quando ci fusse un buon governo si accrescierebbono."</div>
<span class="storia"><<button [[Memo, non sarà che...->fine lettera]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-107.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Si, proprio così! Sembra davvero incredibile ma da quanto è scritto, quello che noi conosciamo come Messer Pietro, si chiama in realtà Matteo. In questa lettera avverte il Granduca di Firenze della buona occasione a comprare le terre della Baronia, sottolineando gli aspetti positivi dell'acquisto e un sicuro guadagno futuro.
Devi sapere che questa lettera esiste ancora oggi ed è conservata all'Archivio di Stato di Firenze.</div>
<span class="storia"><<button [[Continua...->quasi fine]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-108.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Il nostro viaggio è quasi giunto al termine, ma la storia della Baronia, ovviamente, non si è fermata qui. La Baronia e il ducato di Capestrano saranno davvero venduti nel 1579 da Costanza Piccolòmini d'Aragona al Granduca di Toscana Francesco de'Medici alla considerevole cifra di 106.000 ducati, entrando in tal modo a far parte dei cosiddetti stati medicei.</div>
<span class="storia"><<button [[Fine...->Fine storia]]>><</button>></span>
<span class="pillola"><<button [[Memo, e poi cos'è successo?->Baronia nel futuro]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-109.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo">
<source src="media/video/memo.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">È tempo anche per noi di andare, tu devi già tornare alla tua vita, mentre la mia strada porta un po' più lontano. Grazie di aver viaggiato con me attraverso i ricordi e di aver ascoltato le storie di questi tempi lontani. Ora anche tu sei custode della loro memoria e testimone della loro bellezza.
Ci rivedremo presto, al prossimo viaggio!</div>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/S-110.mp3">
</audio><video controls loop autoplay muted id="memo-pillola">
<source src="media/video/memo-pillola.mp4" type="video/mp4">
Your browser does not support the video tag.
</video>
<script>
$(document).ready(function(){
$("#flip").click(function(){
$("#panel").slideToggle("slow");
});
});
</script><div id="flip"><div class="triangle bottom"></div></div><div id="panel">Costanza Piccolòmini, ultima erede del suo casato, fu costretta a vendere le terre della Baronia al Granduca di Toscana Francesco de’ Medici per sanare i debiti di famiglia.
È sotto la dominazione dei Medici, importantissima famiglia fiorentina, che Castelvecchio e tutto il suo territorio conobbero il loro massimo splendore. Il Granduca Francesco infatti, percepì da subito il valore per il commercio di questo territorio di congiunzione tra il regno di Napoli, lo Stato pontificio e la Toscana. Egli voleva trasformarlo in un principato e donarlo al figlio Antonio, ma il Granduca morì, forse avvelenato dal fratello Ferdinando, che voleva conquistare la sovranità della Toscana. L'astuto Ferdinando riuscì, con una manovra machiavellica a privare suo nipote Antonio di tutti i suoi possedimenti e del titolo di Granduca persuadendolo del fatto che fosse figlio di una popolana e che quindi non avesse diritto alla successione neanche del Marchesato di Capestrano e della Baronia. Ferdinando lo convinse ad entrare nell'Ordine di Malta con la promessa di restituirgli il titolo di Granduca e le proprietà. Ai Cavalieri di Malta avrebbe dovuto donare, come era consuetudine, tutti i suoi possedimenti. Il giovane Antonio accettò, non sapendo che lo zio lo stesse raggirando con una clausola segreta approvata dal Papa secondo la quale i beni, anziché essere donati all'Ordine, sarebbero stati donati allo zio. Con questo inganno Ferdinando riuscì a farsi nominare erede da Antonio stesso, divenendo così possessore del feudo di Capestrano e quindi delle terre della Baronia. Questa storia la dice lunga sull'importanza che dovevano avere questi territori per la politica dei potenti del tempo. I Medici riuscirono a sfruttare al meglio gli estesi pascoli per la produzione e il commercio della pregiatissima lana carfagna ma soprattutto lasciarono sul territorio i segni del loro passaggio nella qualità dell'architettura e dell'arte.
Nel 1743 la Baronia, con l’estinzione della famiglia dei Medici, passava ai Borbone entrando di fatto a far parte pienamente del regno di Napoli. L’abolizione della feudalità portò alla scomparsa della Baronia nel 1806. Il declino della transumanza provocò un generale impoverimento di questi territori, come testimoniato dalla grande emigrazione del secolo scorso. Oggi, lo spopolamento e la mancanza di lavoro minacciano gravemente di trasformare Castelvecchio in un paese fantasma, sta a noi la difficile ma non impossibile sfida di farlo rinascere.</div>
<span class="storia"><<button [[Fine...->Fine storia]]>><</button>></span>
<audio controls autoplay controlsList="nodownload">
<source src="media/audio/p-27.mp3">
</audio>